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Martedì, 19 Marzo 2024
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In cammino per due anni e 12mila chilometri: Daniele arriva in Friuli

Daniele Ventola è uno studioso classe 1992 che ha camminato da Napoli alla Cina: presenterà il suo libro martedì 5 luglio a Majano

Un lungo viaggio a piedi attraverso umori, storie, muri, miti e paesi, nell'anima segreta delle culture per comprendere somiglianze e diversità, per avvicinarsi al cuore degli uomini, e scoprire i sogni che li accomunano. Un cammino di due anni e 12.000 km attraverso Italia, Slovenia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Turchia, Georgia, Azeirbaijan, Kazakistan, Uzbekistan, Tajikistan, Kirghizistan fino ai margini della Cina. L'avventura straordinaria di un novello Marco Polo che supera confini, conosce persone, impara qualche parola delle lingue dei paesi attraversati, senza mai appoggiarsi ad alberghi o ristoranti ma trovando ospitalità da persone incontrate lungo il cammino o dormendo in luoghi abbandonati o nella propria tenda. Daniele Ventola è un giovane napoletano di 27 anni che, sulle orme di Marco Polo e della Via della seta, più di un anno e mezzo fa è partito a piedi dal capoluogo campano con l’obiettivo di raggiungere Pechino.

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All'Hospitale di San Giovanni di San Tomaso, a Majano, si svolgerà martedì 5 luglio alle 20.00 la presentazione del libro e del Cammino di "Il Vento della Seta. Un cammino antropologico" da Venezia alle porte d'Oriente. L'autore Daniele Ventola dialoga con Andrea Spinelli e con gli Amici dell’Hospitale. Info: amicidellhospitale@gmail.com - hospitalesangiovanni.wordpress.com - hospitalesangiovanni.wordpress.com 3288213473 Come Terzani, ma in direzione contraria

Il viaggio

Durante tutto il suo viaggio Daniele è stato nomade protagonista di storie che la sedentarietà occidentale ha dimenticato. “Oggi sto dando una mano in una scuola qui ad Osh, facendo lezioni di cultura ai bambini. Sto studiando la loro cultura, come ho fatto in tutti i paesi che ho attraversato”. L’Italia, la penisola balcanica, poi la Turchia, la Georgia, l’arrivo in Azerbaijan e l’entrata nelle repubbliche ex sovietiche attraverso il mar Caspio, in quella sorta di “Buonanotte signor Lenin” ante litteram, ma in direzione contraria. “Fino a Baku si guarda ancora tanto al continente europeo – continua Ventola - tanto che i manat, i soldi azeri che tanto piacciono agli investitori occidentali, sono molto simili agli euro”.

Nel “Vento della seta” Daniele ha raccolto un po’ di tutto: villaggi, architettura, condizioni sociali differenti e, su tutto, la libertà di camminare lungo le antiche vie percorse dai viaggiatori del passato. “Vedere con i propri occhi il cambiamento, le tradizioni che un tempo si erano perse ed oggi riemergono, come pure quelle che l’Urss cancellò, la riscoperta di usi e costumi fino a ieri costretti alla clandestinità”. 

L'autore

Daniele Ventola è nato a Napoli nel 1992, dove cresce nella periferia orientale. Muove i primi passi sui cammini di Santiago e su quello di San Francesco che lo iniziano agli studi religiosi e antropologici. Consegue la laurea in Antropologia a Bologna nel 2017 con una tesi sulla "mitologia contemporanea". Nel 2018 dà vita al progetto “Vento della Seta”, partendo per un viaggio a piedi che lo terrà impegnato per 2 anni. 

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