Il corso VolontariaMente si avvia muovendo, con Gian Paolo Gri, dall’Antropologia culturale: una disciplina che si è formata entro il contesto coloniale per studiare e interpretare la diversità delle culture, muovendo da presupposti dell’evoluzionismo positivista e ha poi modificato radicalmente, nella pratica di ricerca sul campo, l’impostazione di partenza , superando la visione iniziale fortemente etno/eurocentrica. Che significato può avere la “conversione” dell’Antropologia culturale? Che cos’hanno da dirci culture diverse dalla nostra e di fronte ai complessi problemi della contemporaneità, in termini di pratica di cura, di sollecitudine altruistica, di valori solidali che si costituiscono intorno a benevolenza, empatia, compassione? Come si inquadrano gli atteggiamenti di cura rispetto alla nozione antropologica di cultura e alle dicotomie cultura/natura, noi/altri? Quanto in profondità sono inscritte le pratiche di cura nella storia evolutiva del genere umano e in che relazione con gli atteggiamenti competitivi, egoistici, aggressivi, predatori? Quanto devono estendersi, muovendo da sé, gli atteggiamenti di cura verso gli altri, le cose, l’ambiente, il passato, le generazioni future? Come affrontare il nesso fra universalismo, tutela e valorizzazione dell’identità, varietà e interdipendenza delle culture?