L'economia della bellezza parte da Aquileia e dialoga col mondo
Seconda serata in Piazza Capitolo per il Divine Film Festival, iniziativa di caratura internazionale che intende promuovere il valore del cinema documentaristico sul tema dell’umanità tra territorio, vino e cibo, creando un momento di attenzione globale per sostenere le identità locali e generare una nuova economia della bellezza. Da un’idea del film-maker Maurizio Gigola, comunicatore transmediale già autore del documentario sulla vita dello chef Gualtiero Marchesi, la tre giorni aquileiese è stata organizzata dall’Amministrazione comunale con il supporto di Promoturismo FVG e Fondazione Aquileia.
Nel palinsesto di mercoledì 11 agosto, alle ore 20:45, una performance immersiva in piazza Capitolo, che vedrà l’anteprima del docufilm ‘Harvest 2020’, girato interamente in Friuli Venezia Giulia nel periodo della vendemmia post-Covid con la regia di Maurizio Gigola, e il soundtrack dal vivo eseguito dal pianista di fama internazionale Omar Sosa, accompagnato dal percussionista Ernesttico, assieme alle friulane Rebi Rivale ed Elsa Martin, co-autrici della colonna sonora originale. Lo spettacolo sarà registrato e distribuito in tutto il mondo tramite le piattaforme digitali più importanti. Così il sindaco e presidente della Fondazione Aquileia Emanuele Zorino, in prima linea per sostenere il progetto: “Aquileia è un hub culturale, in migliaia di anni è stata spettatrice di commercio tra il sud del Mediterraneo e il centro dell’Europa e ha costituito cultura nuova, autentica e identitaria. Ancora oggi è icona di tradizione e innovazione con potenzialità di cambiamento”.
Il Divine Film Festival, infatti, vuole porre al centro il territorio, trasformandolo in un forum culturale aperto al mondo, secondo una serie di valori capaci di creare una “community” di rilevante profilo. E con le prossime edizioni, la rassegna si propone di selezionare opere cinematografiche di possibile interesse internazionale assegnando premi economici e risorse ai progetti più emblematici sui temi della tradizione enogastronomica. “È un racconto di identità che vede protagonista la regione – sottolinea Gigola, che oggi vive tra l’Italia e la California – una vendemmia simbolica che racconta il Friuli Venezia Giulia con il sottofondo remoto della pandemia. L’idea è di creare una serie di episodi che utilizzando bellezza, storia e simbologia creino nuove fonti di reddito e costituiscano valore in termini economici per la comunità, questo anche grazie alla velocità e alla pervasività della tecnologia. Divine Film Festival è quindi un metaluogo permanentemente presente in tutto il mondo, dove la cultura e la storia sono i soggetti e i protagonisti, con accesso ad audience internazionali”.
L’intenzione è quindi di avvicinare generazioni diverse attraverso leve di valori capaci di generare uno stimolo di evoluzione socioculturale per il Friuli Venezia Giulia e per tutte le realtà economico-produttive che concorrono a dare identità alla regione. “Quando sono arrivato ad Aquileia – continua Gigola – sono stato folgorato dalla forza e dall’immanenza della Basilica e, visto l’entusiasmo del Sindaco, ho deciso di lanciare il progetto partendo proprio da questa cittadina, da cui si sviluppa la connessione con altri luoghi simbolici del territorio friulano.” Per il 12 agosto, giornata finale del Festival, un workshop mattutino sulla produzione del vino in Friuli Venezia Giulia e un incontro serale aperto al pubblico dal titolo ‘Economia della Bellezza e futuro dei territori.”