Jaroslav Hašek e Franz Kafka. Incontri praghesi: l'incontro in biblioteca
Franz Kafka e Jaroslav Hašek. Timido, enigmatico, difficile da decifrare l’uno. Eccentrico, irriverente, eccessivo l’altro. Kafka voleva che i suoi scritti fossero bruciati dopo la morte. Hašek li perdeva in birreria. Nati entrambi a Praga nel 1883, morirono circa quarant'anni dopo a pochi mesi di distanza: Hašek a Lipnice, Kafka a Kierling, un sobborgo non lontano da Vienna. Le traiettorie parallele delle loro vite hanno offerto uno spunto di riflessione per diversi lettori e critici. A partire da un'idea di Hrabal, Incontri praghesi (Forum editrice) presenta tre brevi racconti, quasi sconosciuti al pubblico italiano. Di Hašek: Alcuni
rapporti del detective Jandák con una nuova traduzione italiana e Un enigma psichiatrico; di Kafka: Descrizione di una lotta, primo testo dello scrittore giunto fino a noi. Due scritture diversissime narrano, in una prospettiva praghese, luoghi e smarrimenti della ‘grande epoca’ in cui i due autori vivevano.
Un libro arricchito dalle fotografie di Danilo De Marco, che ritraggono una Praga senza tempo, un omaggio ai due scrittori praghesi forse più celebri al mondo in occasione del centenario della loro morte. Autori delle traduzioni sono i docenti Annalisa Cosentino (Sapienza Università di Roma) e Marco Rispoli (Università di Padova). La presentazione del volume sarà ospitata nell’ambito della rassegna Dialoghi in Biblioteca, giovedì 29 febbraio alle 18.00 nella sala Corgnali della biblioteca ‘Joppi’ di Udine. Dialogherà con i curatori il giornalista Maurizio Bait.