Edoardo De Angelis in concerto: "Storie da raccontare"
C'è un avverbio che può tradurre in maniera perfetta i tempi dell'archeologia: lentamente (in siciliano alleggiu, in friulano planc, in tedesco langsam, in sloveno po?asi). Quali sono gli elementi che possono avvicinare il lavoro del cantautore a quello dell'archeologo? Quest'ultimo scava, entra con i suoi strumenti nella terra, per cercare cose, oggetti, memorie che il passato ha sepolto. Chi scrive canzoni sulla vita e sui sentimenti delle persone, sulla loro storia, sulla loro posizione nel mondo, in fondo esercita un mestiere non troppo differente: scava nelle pagine del tempo, negli umori che distinguono un'anima da un'altra anima. Il cantautore è, se ascoltato, come una voce interiore che può aiutare a percepire sottili tracce, pensieri a volte apparentemente perduti, a volte solo accantonati. La canzone d’autore è un setaccio attraverso il quale la sabbia, la terra delle cose e del tempo passano, lasciando piccoli tesori di comprensione e umanità. Opportunamente pensato per il festival, questo concerto è una collana di canzoni che scavano nei cuori, nei sentimenti, nei rapporti, nelle vicende umane, e perfino, indiscretamente, nelle pagine della Storia con la S maiuscola, per recuperare al pensiero di oggi immagini, dettagli, possibili momenti di vita.
Il concerto è inserito nell'ambito del 1° Festival Alpe-Adria dell'Archeologia Pubblica "senzaConfini" ed è organizzato da:
Associazione Culturale CulturArti
In collaborazione con: .
- Comune Di Udine
- CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia
Con il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia