In camper ad "Andamento lento", in un libro il racconto dell'ultimo viaggio di "Spino"
Il 10 novembre per Andrea Spinelli si chiuderà un cerchio. Un racconto cominciato nel 2013, quando a Pordenone gli venne diagnosticato il cancro al pancreas, ma che proseguirà a piccoli passi tra libri, conferenze e incontri con le persone che hanno dato un valore speciale alla sua storia. Da quel momento molte cose sono cambiate. Ha lasciato la sua più grande passione, la fotografia, per abbracciare una filosofia che lo ha tenuto in equilibro.
Il cammino, come lui stesso ci ha tenuto a sottolineare in molteplici occasioni, non è la soluzione per la cura del cancro, ma di certo gli ha consentito di vedere la vita con occhi diversi, apprezzando ogni singolo instante a piedi o a bordo del camper Tano che lo ha traghettato in lungo e in largo dal 2020.
La presentazione del libro
Andamento lento (ediciclo editore) è il titolo del libro postumo di 'Spino'. Una conclusione ideale di una trilogia iniziata con Se cammino vivo e Il caminante. Si tratta di un diario di viaggio, come lo erano stati i precedenti, nei luoghi del cuore così come posti fino a quel momento sconosciuti ma non per questo irraggiungibili. Con la moglie Sally hanno girato l'Italia e l'Europa a bordo di Tano, un camper di poco più di sei metri quadrati che è diventato la loro casa. O meglio, il loro rifugio errante. Tutti quei chilometri percorsi sono tracciati nelle pagine di questo ultimo libro che sarà presentato in anteprima il 12 novembre alle 17.45 all'Hospitale di San Tomaso di Majano. Durante la serata interverranno, moderati dal giornalista Giuseppe Ragogna, padre Leone Tagliaferro del Convento San Francesco di Mantova, il medico oncologo Giovanni Lo Re, Marino Del Piccolo per gli Amici dell'Hospitale. Per partecipare è necessaria la prenotazione inviando una email all'indirizzo amicidellhospitale@gmail.com (info: 3288213473)
Andrea Spinelli si racconta: «Per un malato di cancro il tempo è tutto»
Sopra al lunotto posteriore campeggia un adesivo con la scritta: «Vado piano ho il cancro, il mio ultimo pensiero è andare di fretta. Grazie per la pazienza». Comincia così, per 'Spino', il terzo capitolo del suo viaggio in camper, tra ricordi, messaggi, gioie e dolori. Andrea Spinelli riesce a visitare per due volte i parenti siciliani e a rafforzare il suo spirito da “fulltimer”, termine usato tra i camperisti e le famiglie che non smettono di vivere "a tempo pieno" in questo guscio a quattro ruote. Allo stesso tempo si aggiunge un altro dettaglio che per 'Spino' era la chiave di tutto. Ha sempre messo al primo posto la dignità e al secondo la libertà; tutto il resto è vita, che amano intensamente. E lui l'ha amata per davvero, preparandosi al prossimo cammino.