Il nemico islamico? Per il professor Roberto Mancini «un'invenzione»
Una religione più libera, che non ha conosciuto persecuzioni religiose interne, non ha acceso roghi per le streghe né creato ghetti per gli ebrei? Quella ottomana/islamica. A sostenerlo è Roberto Mancini docente di Storia politica e sociale del Mediterraneo negli USA, presso l'Università di Middlebury, che, per il ciclo dedicato alla storia delle religioni sarà ospite dell’Università Popolare di Udine per affrontare il tema dell’islamismo.
Il titolo della conferenza è L’invenzione del nemico islamico e la costruzione culturale della alterità (XV-XVII sec) e l’appuntamento è per giovedì 11 marzo 2021 alle 18 sulla piattaforma zoom.us.
“Di fatto – spiega Mancini – è una costruzione culturale. Ad un certo momento, durante la Controriforma, è stato necessario dare forma ad un nemico esterno all’Europa e questo nemico è stato trovato nel mondo islamico. Con la battaglia di Lepanto il mondo occidentale ha potuto sostenere che i cristiani erano alla riscossa nei confronti del nemico islamico e ottomano e da quel momento in poi è stato utile per l’Europa, soprattutto l’Europa cattolica impegnata contro il Protestantesimo, alzare la bandiera della vittoria verso il grande nemico della cristianità”.
La conferenza si potrà seguire online, sulla piattaforma Zoom: l’invito è per gli associati e può essere richiesto anche dai non iscritti scrivendo a unipop.udine@gmail.com. Le registrazioni saranno visibili in seguito anche sul canale ufficiale dell’Università Popolare.