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The Charlestones all'Homepage, reduci da Liverpool e da “Tokyo”

L'album "Off the beat" è entrato in rotazione in Giappone e il tour del gruppo brit pop friulano ha toccato anche il mitico "Cavern club" dei Beatles. Ora è il momento di suonare al Cormor

Finalmente una data nostrana per il gruppo udinese The Charlestones, che da quando ha sfornato l'album “Off the beat” (pubblicato per l'etichetta friulana Moscow) non si è fermato un attimo, tra concerti in tutta Italia, brani entrati in rotazione in Giappone, video pubblicati sul canale di Mtv e due show live nel mitico “Cavern club” di Liverpool, dove sono nati i Beatles. “She was a firework” è stato uno dei singoli più scaricati su Itunes, ma i friulani, e non solo, ricordano i Charlestones soprattutto per l'apertura del concerto dei Kasabian a Tarvisio. Venerdì 5 luglio saliranno sul palco di Homepage: Mattia Bonanni (voce e chitarra), Gian Marco Crevatin (chitarra) Matteo Peresson (basso) e Federico Pellizzari (batteria).

SHE WAS A FIREWORK: IL VIDEO DEI "THE CHARLESTONES"

Com'è andato quest'anno?
E' stato un buon periodo. Dall'uscita del disco, nell'ottobre dello scorso anno, non ci siamo fermati un attimo. Abbiamo ricevuto una serie di riconoscimenti che ci hanno stimolato professionalmente. Tra tutte, l'esperienza più bella è stata quella di Liverpool.
E' stato emozionante suonare al Carvern club?
Ciò che ci ha colpito di più è stata l'atmosfera e l'accoglienza, sono stati cinque giorni stupendi. La gente ci ha fermato per strada, si è complimentata, ma noi ci sentivamo quasi in imbarazzo perché abbiamo sempre idealizzato il fatto di suonare in Inghilterra e poi in fin dei conti era proprio come ce lo immaginavamo.

THE CHARLESTONES: WESTFORA CARILLON

Voi cantate in inglese, come siete stati accolti dal pubblico madrelingua?
La risposta è stata incredibile, la gente si è dimostrata così entusiasta, abbiamo venduto un sacco di dischi e noi non ci aspettavamo un contesto così caloroso. Anche il fatto di suonare nel club pieno di gente è stato emozionante.
Adesso a cosa state lavorando?
Per il momento finiamo il tour, abbiamo ancora qualche data, tra cui una “a casa” a Cesclans (Cavazzo Carnico) il 20 luglio e una a Padova al Radar Festival il 21 luglio e poi ad agosto vogliamo pianificare i prossimi progetti.
Avete già qualche idea?
Abbiamo già scritto parecchie nuove canzoni, alcune sono pronte e una di queste l'abbiamo suonata a Liverpool. Abbiamo in mente una serie di cambiamenti, vogliamo proporci in maniera diversa dalla solita band. Si tratterà di una grande novità, da presentare il prossimo autunno, ma per ora non vogliamo svelare niente.

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