Arte e natura, "omaggio alla grande madre" in ARTtime
ARTtime, il suo nome in ambito artistico è sinonimo di moto perpetuo: la dinamica ed instancabile galleria udinese è pronta infatti a presentare una nuova collettiva speciale. Venerdì 15 luglio 2022 alle ore 11:00 apre i battenti la mostra “Omaggio alla Grande Madre”. Come suggerisce il titolo si tratta di una mostra tematica che ha come obiettivo celebrare la Natura. Dunque spazio a temi e soggetti legati alla nostra Grande Madre, dai temi floreali alla veduta, dal soggetto arboreo al ritratto di animali. Flore e faune multiformi e multicolori si prenderanno gli spazi di ARTtime per celebrare come si conviene lo spazio che da sempre ci accoglie (e che spesso, colpevolmente, maltrattiamo).
Rimarrà aperta e visitabile fino a giovedì 28 luglio.
Sabato 16 luglio alle ore 17:30 avrà luogo il vernissage, un momento conviviale di incontro e dialogo, all'insegna dell'Arte e di tutto ciò che ruota attorno ad essa.
Espongono: AlessandraCasetta ArtPainter, Annamaria Gagliardi, Erwin Kastner, Maria Antonietta Onida, Barbara Pecorari ed Elena Pellesi. L’artista Alessandra Casetta ArtPainter rimane fuori dagli schemi canonici, nonostante vi siano certamente delle rappresentazioni di soggetti, oggetti, elementi della natura riferibili al materialismo. I colori caldi si dissolvono, a volte, in modo dinamico, diventando aria, acqua, soggetti che vincono la staticità. La tridimensionalità fine a se stessa, penetra nei dipinti soprattutto, per permettere all’osservatore di meditare sul senso della natura, sulla memoria, vivere nei ricordi del tempo. Quello che colpisce è l’astrazione dei soggetti da un contesto. Gli oggetti dominano lo spazio, quali unici protagonisti, essi sembrano esprimere una condizione di isolamento. L’immagine si concentra, attira su di se l’attenzione del fruitore, quasi galleggiasse in uno spazio proprio.
Compiuti studi artistici, Annamaria Gagliardi svolge da anni un’attività di ricerca nell’ambito della figurazione plastica e pittorica. Studiando e rielaborando la bellezza della natura, l'artista sviluppa un linguaggio espressivo originale e poetico di grande intensità comunicativa. L’artista vive di questa bellezza e come essa diventa costruttrice di forme e di colori, recuperando la sua vitalità e trasformandola con intuito fantastico. Ricostruendo il nesso profondo tra la vita e le forme che da essa scaturiscono, nella totalità degli elementi e nelle loro relazioni (terra – acqua, acqua – aria, acqua – luce), la pittrice vuole evidenziare la voce della sapienza costruttrice di tutte le cose, riconducendo il dialogo tra l’uomo e la natura sul piano di una serena e dinamica armonia.
Se si cerca “spontaneo” nei dizionari, si trovano definizioni come: “improvvisamente, seguendo un impulso interiore”, oppure “senza pensiero cosciente” o anche “spesso sorprendente per l'ambiente circostante”. Se si considerano i dipinti di Erwin Kastner sotto questi aspetti, la nuova definizione di “Realismo Spontaneo” è molto più che significativa. Se poi si ha la possibilità di guardare alle spalle del pittore mentre lavora e vedere - o meglio ancora sperimentare - la velocità, la verve e l'entusiasmo con cui viene creata una delle sue opere, questa semplice parola diventa un'emozione. Gli acquerelli dell'artista, con soggetti che vanno dalla veduta paesaggistica al ritratto, sorprendono proprio per la loro estrema aderenza al dato reale con una sintesi espressiva originale ed eccezionale.
Nata a Torino, dove vive ed opera, Maria Antonietta Onida si avvicina alla pittura ed all'incisione sotto la guida di Sergio Albano e Nando Eandi, perfezionandosi poi presso l'Accademia Albertina di Belle Arti. Nel corso degli anni approfondisce lo studio delle tecniche dell'arte incisoria, indirizzando sempre di più la propria produzione verso l'acquaforte ed altre tecniche calcografiche. Parallelamente, prosegue nella realizzazione di dipinti ad olio, acquerelli e opere a tecnica mista, prediligendo soggetti legati alla natura e alle bellezze ad essa correlate. Nella sua carriera ha partecipato a numerose rassegne nazionali ed internazionali di grafica e pittura. Le sue opere vengono tuttora regolarmente esposte su tutto il territorio nazionale, così come all'estero in numerosi paesi europei.
Barbara Pecorari ha sempre avuto una forte affinità con i colori vivaci e la materia. Nasce a Scandiano (RE) e il primo contatto che ha avuto con l’arte è stato da bambina, guardando un quadro di due galli che combattono ispirato ad un'opera di Antonio Ligabue. I primi lavori, oltre a non soddisfarla, non riescono ad avere quel rilievo materico che cerca, comincia così a sperimentare stucchi e paste materiche solcando le con pennelli secchi e arnesi. Durante un viaggio rimane impressionata da banchi di pesci argentei che saltano fuori dall’acqua, questo ricordo la ispira per creare un disegno caratteristico di elementi materici che si incastrano per formare un mosaico infinito; oggi le sue sardine sono diventate soggetto prediletto e cifra stilistica inconfondibile.
L’opera per Elena Pellesi è un gesto di pura creazione, istintivo, che comincia dalla materia: l’idea arriva dopo. L’arte passa attraverso le dita della mano, che sono il suo strumento per creare sulla tela, il pennello che dipinge. La natura è una delle principali e inesauribili fonti di ispirazione, dalle colline della sua infanzia con i cipressi, ai fiori che amava la nonna. Ed ecco che i fiori notturni sulla sua tela diventano galassie lontane in continuo movimento, attraverso una pennellata che si può percepire non solo con la vista, ma anche con il tatto. Probabilmente è stata la naturalezza con cui esplora e manipola ogni tipo di materiale a indirizzarla verso questa strada. A muoverla è anche la grande passione che mette in ciò che fa e il desiderio di continuare a cercare il bello ovunque si nasconda.
La mostra sarà visitabile fino al 28 luglio presso la Galleria ARTtime di Vicolo Pulesi 6 a, Udine con il seguente orario: lunedì dalle 15:30 alle 19, dal martedì al sabato dalle 9 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19. Ingresso libero.