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Rap in friulano e sonorità dal mondo: esce il primo album solista di Dj Tubet

Friuli, Italia, Africa, mondo: nel primo album da solista del musicista friulano Dj Tubet c'è un compendio di lingue e tradizioni che ripercorrono la sua carriera

Ci vuole coraggio, ma anche passione, per decidere di impegnarsi nella produzione di un proprio lavoro in un periodo come questo. Ma alla passione - e al coraggio - non si dovrebbe mai comandare: e allora ecco che non si può che accogliere con entusiasmo l'uscita su tutte le piattaforme digitali e in Cd del primo album solista di Dj Tubet, rapper e improvvisatore friulano.

Dj Tubet

Dj Tubet è conosciuto per aver portato il freestyle e la lingua friulana nelle scuole, nei concerti jazz, negli ambienti reggae e in grossi festival come il Rototom Sunsplash, lo Sziget senza perdere il radicamento con la sua friulanità, espressa in esibizioni allo Stadio Friuli prima di una partita dell'Udinese, al Città Fiera o nelle manifestazioni enogastronomiche friulane come Sapori Pro Loco e Friuli Doc.
Il dj ha vinto molte gare di freestyle, è stato uno dei 16 finalisti della gara nazionale “Tecniche Perfette”, ha ricevuto molti riconoscimenti tra cui la vittoria in Francia al Liet International con i R.esistence in dub.

Lo stile: pedagogia hip hop

In questa ultima decade l'artista plurilaureato (Scienze dell educazione, Specialistica in Psicologia, Discipline Psico-sociali) ha elaborato una forma originale di pedagogia hip hop, che porta anche nelle scuole. Il musicista, infatti, usa gli strumenti linguistici del rap per fare lezione e affrontare argomenti delicati, come bullismo, parità di genere, dipendenze e disabilità. Fin ora ha pubblicato sul suo canale Youtube circa una settantina di brani e recentemente ha aperto una sua personale etichetta discografica, la Centedischi con cui pubblica in maniera ufficiale parte del materiale edito e inedito.

Album

Pubblicato dall'etichetta “Centedischi", “Fin Cumò” è una raccolta dei migliori singoli usciti tra il 2011 e 2020 in un percorso che si snoda tra lingue, culture, e tradizioni regalate dalle collaborazioni con artisti europei ed extraeuropei. "Fin Cumò" in friulano significa "fino ad adesso" ed è dunque un compendio scelto dall'artista in cui la lingua friulana "non è più periferia dell'estremo nord est italiano ma il crocevia di popoli lingue e sonorità talvolta tradizionali". La ritmica dell'album è molto varia spaziando attraverso differenti produzioni create, registrate e mixate da Dj Tubet stesso: per gli appassionati dei ritmi in levare si trovano sonorità roots nyabinghi, digital reggae o dancehall 90s.
Le altre maggiori influenze sono rap, jungle, trap e qualche accenno a musiche tradizionali friulane, afro, persiane. Oltre al friulano e italiano, le lingue coinvolte sono tedesco. sloveno, inglese, inglese americano, francese, persiano, amarico, slovacco, calabrese, mandinka, fulah e patois giamaicano. Nell'album fa la sua comparsa anche la vocalità femminile, rappresentata sia nelle parti melodico/vocali che nel rap.

I temi

Le tematiche dell'album vanno dal recupero delle villotte passando per il racconto delle esperienze di frontiera, all'elogio della vita paesana fino al rapporto dialettico tra nord e sud Italia. L'intero Friuli appare non come un isola a sé ma come un incrovio in cui si snodano temi più ampi. "Una sorta di esperienza contro la glottofobia, ovvero ogni atto discriminatorio fondato sul modo in cui una persona parla una lingua".

La copertina

In copertina Dj Tubet disegna una F con le mani: è una sorta di traduzione friulana dei “gang signs” americani, dove gli artisti mostrano con la fierezza dei loro gesti la propria zona di affiliazione o appartenenza ad una gang. La grafica del disco è stata curata da “Friûlpoint“ il brand di abbigliamento di t-shirt in friulano. Influenzata dalle sonorità dell'album è colorata, in pieno stile anni novanta. Il progetto è interamente e coscientemente "Made in Friûl", dunque, anche con i crediti del disco in lingua madre, e con le foto all'interno di Dj Tubet in abbigliamento “glocal”, con scarpe della friulana “Re-Born Shoes” che produce calzature con materiali di riciclo.

Le collaborazioni

I cantanti che hanno collaborato, in ordine di scaletta, sono:
Navid Freedom rapper persiano che attualmente è ricercatore medico negli Stati Uniti, Chat-E The Lion artista afro-mandinka proveniente dal Gambia, Larson rapper e produttore francese cantante del gruppo rock “The Eleven”, E.l.f.o. rapper calabrese, con esperienza ventennale, ex voce dei Poeti Onirici, Laurence cantante afro italiana voce del gruppo funk “Pavos Rojos”, Sah Bless rapper in lingua Fulah originario dal Gambia, Slimmo Eadafyah artista dancehall giamaicano proveniente dal collettivo “Talent Squad”, Jamal Corrie cantante e musicista americano che recentemente ha partecipato al talent “The Voice Usa", Psaicopat rapper e ottimo freestyler italo-austriaco, Eve E rapper e modella afro italiana attualmente vive in Francia, Lara secondo contralto e mediatrice culturale italo-slovena, Zewdi cantante soul italo-etiope, Mikeylous artista dancehall giamaicano che già nei primi anni '80 raggiunge la prima posizione nelle classifiche di vendita giamaicane con il singolo Bad Mine A Kill Dem" featuring Peter Metro, Veronique cantante italo-mauriziana voce della nota cover band “Rashtag”, Sanny Mc rapper italo-slovacca che recentemente ha partecipato al talk show “La Pupa e Il
Secchione e Viceversa”.

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