Ad ARTtime torna la grande astrazione
ARTtime, il suo nome in ambito artistico è sinonimo di moto perpetuo: la dinamica ed instancabile galleria udinese è pronta infatti a presentare una nuova collettiva speciale. Venerdì 9 febbraio 2023 alle ore 11:30 apre i battenti l'esposizione “AstrattART(time)”.
Dopo alcuni mesi l'espressività non figurativa torna protagonista assoluta in ARTtime, spazio dunque ad una rassegna in cui alcune tra le più innovative tendenze dell'astratto e dell'informale saranno pronte ad affascinare e stupire il pubblico udinese. In esposizione opere a dir poco esplosive, dalla spontanea vena comunicativa, forte impatto visivo e potente carica evocativa; dipinti nati dalla geniale creatività di artisti/e affermati/e e promettenti esordienti.
Rimarrà aperta e visitabile fino a giovedì 22 febbraio.
Sabato 10 febbraio alle ore 17:30 avrà luogo il vernissage, un momento conviviale di incontro e dialogo, all'insegna dell'Arte e di tutto ciò che ruota attorno ad essa.
Espongono: Stefano Catalini, Elisa Di Corrado, Ina Ketter, Raffaella Lupetti, Mariarosa Maccorin, Tonio Salvatore e Mario Torti.
Stefano Catalini ha studiato arte presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata (sezione pittura). All’inizio degli anni '80 estende la sua energia creativa anche al campo della grafica, con un occhio particolare alla fotografia e alle tecniche di stampa. La completezza dell’articolato campo artistico di Catalini si desume dai differenti linguaggi, grafico e pittorico ma, soprattutto, dall’estenuante e costante lavoro di ricerca svolto. Vivacemente sperimentale nell’accostamento degli stili, essenzialmente materico, concepisce la performance artistica come un processo metafisico, una lenta erosione della forma, come un’involuzione regolare e compassata del tratto e del segno, sino a un’autorevole scoperta dell’essenza stessa della conoscenza del magma-materico.
Elisa Di Corrado nasce, cresce e tuttora vive nelle terre del Collio orientale del Friuli Venezia Giulia, terre collinari bucoliche e ricche di vigneti. Questo territorio, con il passare delle stagioni e con i caratteristici colori e profumi sono per l'artista fonte d'ispirazione, tant'è che le sue opere sono la proiezione su tela dello stato d'animo del momento in cui l'opera prende forma. La sua formazione artistica all'istituto d'arte Max Fabiani di Gorizia dove ha conseguito la maturità artistica in decorazione pittorica, l'ha portata a sperimentare diverse tecniche pittoriche orientandosi prevalentemente verso la pittura astratta con tecnica acrilica. Chi osserva le sue opere può decidere di orientarle a suo piacere lasciandosi guidare dalla fantasia che il dipinto alimenta.
A Ina Ketter piace sperimentare sempre nuovi materiali. Texture materiche, paste, pigmenti, carte, spray. I suoi lavori sono creati in molti passaggi, a volte violenti e rapidi, a volte delicati e rilassati. Le piace particolarmente utilizzare il bianco e il nero e tutto ciò che sta in mezzo. Si concentra su strutture atipiche, stile urbano e icone di stile abbinate a elementi pittorici fluidi. All'artista piace lavorare in maniera strutturata, ma il processo creativo può anche essere completamente diverso, nel qual caso segue le sue sensazioni e si permette di sperimentare. Questo modus operandi porta sempre a nuove possibilità che le permettono di crescere artisticamente. L'artista, oltre a creare opere pittoriche, è un'apprezzata designer di gioielli ed ha all'attivo mostre nazionali ed internazionali.
Nata a Milano, Raffaella Lupetti è stata esposta fin da piccolissima alla fruizione dell'arte in tutte le sue forme espressive; molto precocemente viene invece attratta dalla scienza. Dopo la maturità scientifica si diploma in Fotografia professionale presso lo IED di Milano. Poi segue la laurea in Biologia e la specializzazione in Genetica Applicata, diventando una ricercatrice a tempo pieno prima a Milano e successivamente a Monaco di Baviera, rientrando poi in Italia nel 2006. Predilige un linguaggio astratto impiegando colori acrilici che stende quasi esclusivamente con spatole di ogni forma e misura, utilizzando una gamma cromatica a volte vivace e decisa oppure più tenue e delicata. Persegue un ideale estetico di sobrietà ed eleganza, evocativo e profondamente suggestivo.
I linguaggi di Mariarosa Maccorin sono i colori, gli intrecci, gli equlibri delle scelte cromatiche, le sfumature forti ed intense di chi scopre sé stessa nella bellezza del fluire di vita e sentimenti. Nelle opere più recenti dell'artista si coglie un'intensità che non ha bisogno di forme definite, un sentire che vibra nei contrasti e nelle sfumature; opere in cui il colore ha uno scopo evocativo che arriva dritto al cuore di chi sa ridare forma alla fantasia. L'amore per l'arte proietta la pittrice in orizzonti al tempo stesso conosciuti ed inesplorati, dove il colore è un po' anche musica, talvolta intensa e vivace, talvolta triste e sospesa fino al silenzio. L'artista, nata ad Annone Veneto (VE) e residente a Pordenone, ha preso parte a prestigiosi workshops ed ha esposto in numerose mostre in Italia e all'estero.
Nella pittura di Tonio Salvatore l’idea di sospensione si traduce, da un punto di vista formale, in un rifiuto della rappresentabilità. Le profonde campiture che caratterizzano alcune sue opere sono infatti concepite per creare il vuoto intorno al colore, affinché questo ne affiori con rinnovata energia per fare tabula rasa in chi esperisce questo luogo che si annulla nell’astrazione. L’esperienza immersiva del puro volume diviene quindi una condizione necessaria per sondare a fondo la luce spettrale delle tele in questione e, all’estremo opposto, per apprezzare quelle geometrie epuratissime proprie dei lavori dal formato più ridotto. Il colore è sospeso nel vuoto, tangibile la sublimazione del paesaggio che ascende a pura forma proiettando lo spettatore oltre il tempo, “in una condizione metastorica”.
Mario Torti coltiva molteplici interessi e passioni. Residente a Udine, ha iniziato a disegnare sin dalla giovane età, dapprima con uno stile figurativo classico per poi approdare – gradualmente – ad un'espressività astratta in cui la precisione della geometria è una componente essenziale. L'artista predilige il formato tondo, scelta originale ma funzionale, e struttura le scene con una cura ed un rigore eccezionali: predominano le linee rette, che spesso s'intersecano per dar vita a superfici dall'aspetto elegante e raffinato, la scelta cromatica è ponderata e mai casuale, funzionale appunto a una resa il più coerente possibile. Le composizioni di Mario Torti nulla hanno da invidiare al più puro e originale astrattismo geometrico e affascinano l'osservatore suggerendo differenti interpretazioni.
La mostra sarà visitabile fino al 22 febbraio presso la Galleria ARTtime di Vicolo Pulesi 6 a, Udine con il seguente orario: lunedì dalle 15:30 alle 19, dal martedì al sabato dalle 10 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19. Ingresso libero.