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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia Centro / Via della Prefettura

La protesta dei pensionati contro la finanziaria: «Noi usati come bancomat»

Presidio di Cgil-Cisl-Uil davanti alla sede governativa di Udine

Un tavolo con il Governo per il ripristino del meccanismo di rivalutazione e per riaprire il confronto su pensioni e fisco. È quanto chiedono i sindacati pensionati di Cgil, Cisl e Uil, che oggi sono scesi in piazza in tutta Italia per protestare contro i tagli alla perequazione delle pensioni, previsti dalla manovra finanziaria 2019. «Ancora una volta si usano i pensionati come bancomat, con una misura che penalizza ulteriormente il loro potere d’acquisto, già duramente colpito dalla crisi, da un’eccessiva pressione fiscale e dai tagli alla rivalutazione già decisi negli anni passati», denunciano le segreterie regionali Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, che stamattina hanno manifestato anche a Udine, in via della Prefettura.

Shaurli: «Il Pd in piazza coi pensionati»

«Il Pd oggi era accanto ai sindacati dei pensionati, per dimostrare fisicamente la vicinanza a un popolo silenzioso colpito dal Governo. A Udine abbiamo portato ai pensionati la solidarietà del partito e soprattutto l'impegno e la disponibilità ad ascoltare le esigenze di centinaia di migliaia di persone che solo in Friuli Venezia Giulia devono pagare per mantenere le promesse di Di Maio e Salvini». Lo ha detto oggi a Udine il segretario regionale del Pd Fvg Cristiano Shaurli che, assieme al vicesegretario Paolo Coppola, ha partecipato alla manifestazione promossa dai sindacati dei pensionati davanti alla Prefettura per protestare contro il blocco della rivalutazione delle pensioni. «Persone che hanno lavorato tutta la vita versando contributi – ha continuato Shaurli - vedove che vivono con una modesta pensione di reversibilità, in generale gente che oggi percepisce poco più di un migliaio di euro al mese: questi sono i nuovi ricchi da spremere per mantenere l'incompetenza Di Maio e Salvini, quelli che Conte definisce 'avari'. Vorremmo sentire per una volta Fedriga uscire dal coro filogovernativo per prendere la parola in difesa dei nostri pensionati e – ha concluso - riconoscere il dilettantismo di un governo che tassa volontariato e fasce deboli».
 

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