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Le imprese friulane proiettate verso l'estero: il progetto Unioncamere

Presentato in Camera di Commercio il nuovo progetto di internazionalizzazione di Unioncamere Fvg e Regione. Lavorerà sull'aggregazione di imprese per l'estero, sulla valorizzazione di filiere specifiche e su mercati promettenti

Un nuovo, corposo progetto per accrescere la capacità di internazionalizzazione del tessuto produttivo regionale. Si chiama “Fvg Vs Global Competition” il percorso con cui si conferma l’impegno delle quattro Camere di Commercio provinciali a lavorare in sinergia nell’Unioncamere Fvg, che consolida così il suo ruolo di interlocutore unico nei confronti della Regione in una serie di servizi in cui può garantire professionalità e pluriennale esperienza, come appunto l’assistenza alle Pmi nel processo di internazionalizzazione. E proprio in collaborazione con la Regione Fvg è stato presentato stamattina il progetto “Fvg Vs Global Competition”, alla presenza del presidente Unioncamere Fvg Giovanni Da Pozzo e dell’assessore regionale alle attività produttive Federica Seganti, assieme ai presidenti delle Cciaa provinciali che si coordineranno per portare avanti le singole azioni.

Si tratta di un progetto, ammesso al cofinanziamento dalla Regione per circa 625 mila euro (l’80% della spesa, mentre il 20% sarà coperto dalle Cciaa), che si articola su più azioni coordinate, «per permettere alle nostre imprese una maggior competitività sul mercato globale che sappiamo essere pressoché l’unica via di crescita in questo momento», ha precisato Da Pozzo. La programmazione vede una distinzione fra attività specificamente mirate alle imprese che si affacciano per la prima volta sui mercati internazionali – le cosiddette “start up” dell’internazionalizzazione – e quelle che invece già sono presenti all’estero.

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Per le prime, si mira ad accrescerne la capacità di autovalutazione verso una dimensione internazionale e a trarre i vantaggi dati dall’inserimento in un network di informazioni e di condivisione di esperienze e strategie, grazie al supporto di esperti, che saranno individuati e conferiranno in una sorta di banca-dati di “assistenti all’internazionalizzazione”.

Per le seconde, si punta a incrementarne le competenze per una maggior competitività, consolidando la presenza sui mercati internazionali e possibilmente conquistando nuovi spazi.

In tutto ciò, le diverse linee guida, armonizzate le une con le altre, avranno una particolare attenzione alla promozione dei processi di aggregazione fra Pmi, su cui il sistema camerale tanto sta facendo «con la convinzione – ha spiegato il presidente Da Pozzo – che siano la strada per consentire alle nostre Pmi di fare massa critica e arrivare dove da sole non potrebbero, senza perdere le peculiarità e le eccellenze delle singole realtà produttive che compongono la rete». Il percorso progettuale, come ha precisato l’assessore Seganti, «è nato circa un anno e mezzo fa raccogliendo le sollecitazioni delle imprese a mettere in campo iniziative sempre più aderenti alle reali esigenze operative del sistema produttivo. Frutto della massima sinergia con l’Unioncamere e le associazioni di categoria,  vede messo a fattor comune tutto il sistema dell’internazionalizzazione regionale» e valorizzerà, oltre alle aggregazioni, anche filiere definite e mercati specifici particolarmente promettenti.

Sull’azione “reti”, tra le altre cose, si punta a coinvolgere circa 250 imprese “start-up” e saranno organizzate 22 giornate di formazione. Saranno inoltre realizzati 8 progetti assistiti di aggregazione, con un evento regionale come il “Connecting event”, che sarà riproposto per una seconda edizione, in cui le imprese dell’area possano incontrare potenziali partner interessati a costruire insieme progetti di rete per raggiungere efficacemente i mercati esteri. Si ricorda a tal proposito che la prima edizione, realizzata quest’anno, ha totalizzato circa 250 incontri di business, per 120 aziende di tutto il Nordest che hanno animato - con 151 presenze - anche le 10 sessioni seminariali di approfondimento sui mercati esteri. La prima linea guida prevede anche di selezionare 20 business promoters, esperti che andranno a costituire una banca-dati di “assistenti all’internazionalizzazione”, a disposizione delle Pmi interessate a valersi della loro professionalità e del loro aiuto in questo processo.

Quanto alla seconda linea guida, saranno organizzate azioni promozionali dedicate a filiere specifiche: alla filiera abitare, alla meccanica, all’agroalimentare, alla logistica, al settore della nautica e navale. Le azioni saranno seminari, check up, B2B, e partecipazione a Fiere, favorendo la relazione o la presenza concreta sul mercato-target più favorevole per ciascuna filiera individuata. In particolare si prevede la partecipazione in collettiva di imprese a quattro delle principali fiere internazionali (per i settori meccanica, agroalimentare, filiera abitare e navale-nautica) , ma anche l’assistenza attraverso i business promoters alla formazione di quattro aggregazioni fra imprese della filiera abitare.

Con l’ultima azione si mira infine ad attivare o rafforzare canali di internazionalizzazione verso Paesi più promettenti, ma magari di difficile approccio per le singole aziende. Le aree target sono cinque: Africa Sub-sahariana, Kazakistan e Azerbaijan, Balcani, Mediterraneo e Brics. Queste aree saranno interessate da missioni outgoing, seminari, approfondimenti, check up e B2B. A questa attività sarà affiancata un’interessante valorizzazione dei Desk, presidi strategici d’assistenza alle Pmi del Fvg presenti nelle Camere italiane di mercati prioritari (si partirà con Brasile, Turchia e Mediterraneo): si tratta di uffici concretamente operativi, in grado di reperire e fornire informazioni, note di mercato, supportare le Cciaa regionali nell'assistenza anche di singole aziende e anche in momenti non strettamente correlati a specifici eventi (fiere o missioni).

Il progetto “Fvg vs Global Competition” parte da subito: tra le prime azioni, ci sono, da novembre, l’avvio delle procedure di identificazione dei business promoters, per costituire la banca-dati di esperti per affiancare le Pmi nei primi approcci ai mercati esteri, ma anche l’avvio dei primi Desk. Sono già programmati inoltre  la partecipazione alla Fiera Indometal di Giacarta dal 20 al 23 febbraio 2013, un convegno sulla Logistica a Gorizia il 28 marzo 2013, la Fiera Cruise Shipping a Miami (11-14 marzo 2013), varie attività a favore delle reti d’impresa che culmineranno con la seconda edizione del Connecting Event (maggio 2013), nonché la partecipazione alla Fiera Anuga di Colonia dal 5 al 9 ottobre 2013.
 

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