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Prezzi delle case, a Udine aumenti di oltre il 16% in zona ospedale

"A questi prezzi, le caratteristiche costruttive sono ad alto livello tecnologico con domotica, finiture di elevata qualità, massimo confort abitativo" spiega Lino Domini di Fimaa Confcommercio

Dopo un 2021 da record, era difficile attendersi un anno ancora con il “più”. E invece l’immobiliare del Friuli Venezia Giulia segna nel 2022 un incremento delle compravendite attorno al 6%. "Si tratta di una stima che va ancora confermata, ma il trend è quello – spiega il presidente regionale di Confcommercio Fimaa Andrea Oliva –. In linea con quanto accaduto a livello nazionale".

La presentazione

È uno dei dati emersi nel corso della presentazione dell’Osservatorio Fimaa sulla regione, al Savoia Excelsior Palace di Trieste, “Dinamiche del mercato immobiliare in Fvg nel 2022”, presenti tra gli altri l’assessore regionale all’Ambiente Fabio Scoccimarro (intervenuto sugli incentivi pubblici per il fotovoltaico) e il presidente della Cciaa della Venezia Giulia Antonio Paoletti. 

Il borsino

L’incremento dei valori del nuovo

Ad approfondire lo stato di salute del settore è stato il gruppo presieduto nelle territoriali di Confcommercio dallo stesso Oliva a Trieste, da Michele Cati a Gorizia, da Bruno Bari a Pordenone e da Lino Domini a Udine, con dettagliate tabelle sui prezzi di acquisto e locazione nei capoluoghi e nelle mete turistiche. Un quadro che, nello specifico dei centri storici, mostra, per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni totali, aumenti che nelle punte massime toccano il 27% a Udine, il 20% a Trieste e il 10% a Gorizia e Pordenone. Sulla media regionale dei prezzi, da un anno all’altro ci si attesta invece attorno al +5%.

La crescita del settore

"Dopo la pandemia, la guerra, i costi generali alle stelle, i tassi dei mutui in rialzo. Il momento rimane complicato – premette Oliva –, ma il nostro si è confermato un mercato sano. E, dopo il +30% del 2021, anno da record in reazione al Covid, siamo riusciti a salire ulteriormente". Quali le motivazioni? "L’inflazione ha chiari effetti sul desiderio di investire e di proteggere il denaro e l’esperienza coronavirus ha determinato la ricerca di spazi abitativi più tranquilli, numerosi in una regione piccola e con mete che si raggiungono in breve tempo".

Udine

A Udine, rende noto il presidente provinciale Lino Domini, i valori al metro quadro del nuovo sono stati condizionati dal rincaro dei materiali edili e dell’energia, scatenati anche da una forte richiesta per il bonus 110%. Gli immobili di nuova costruzione o ristrutturazione totale a Udine centro storico hanno subito un aumento massimo del 27,5% rispetto al 2021 toccando i 5000 euro a metro quadro. "A questi prezzi, le caratteristiche costruttive sono ad alto livello tecnologico con domotica, finiture di elevata qualità, massimo confort abitativo, costi energetici portati quasi a zero. Ma tutta la città, sempre sul nuovo, trova valori aumentati nelle zone di forte richiesta immobiliare come quella Ospedale, nella quale troviamo il +16,5% sul 2021. Aumenti attorno al 10% si registrano pure per chi ha comprato quest’anno la seconda casa al mare e in montagna, forse a causa del lockdown e quindi del desiderio di trovare l'evasione a pochi chilometri".

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