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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Elettrodotto Redipuglia, Tonon: "non rimettiamo in discussione il progetto"

Il presidente di Confindustria interviene sul progetto di efficientamento energetico. "Dopo 10 anni di incontri e riunioni, si parte. L'opera serve a risolvere la condizioni di fragilità delle linee di trasporto, utile per imprese e famiglie

Non rimettiamo in discussione ancora una volta progetto e tracciato dell’elettrodotto Redipuglia-Udine Ovest”.  Parole del presidente di Confindustria Udine Matteo Tonon che puntualizza la posizione ufficiale di Confindustria Udine di fronte alla realizzazione di quest’opera, essenziale per l’efficientamento energetico della nostra Regione.  “Dopo dieci anni di discussione, oltre centro incontri istituzionali, con la Regione, la Provincia, i sindaci dei Comuni interessati e le amministrazioni comunali, cui si aggiungono seminari e convegni senza trascurare i tanti incontri di approfondimento che sono stati richiesti a Terna da organizzazioni ambientaliste e da associazioni di categoria, tutti, ma proprio tutti – sottolinea Tonon – hanno potuto dire la loro su questo progetto dal momento che, in questi dieci anni, non mi risulta che  sia mai stato negato il confronto con alcuno”.
 
“Ora, però – argomenta Tonon – con la convenzione firmata in Regione, credo che sia stata tracciata una linea. A chi vuole seguire coloro i quali a priori sono contrari a questo elettrodotto chiedo solo che si pongano l’interrogativo se questo atteggiamento corrisponda alle esigenze dell’impresa e del lavoro. L’elettrodotto infatti serve a risolvere la condizione di fragilità delle attuali linee di trasporto nell’interesse delle famiglie e delle aziende. Si dimentica – aggiunge Tonon – che tutti gli aspetti tecnici sono stati motivatamente e documentatamente approfonditi. Il tracciato a fianco dell’autostrada, che richiederebbe tra l’altro altri tempi biblici per far ripartire tutto l’iter, è risultato non sostenibile per le interferenze abitative esistenti, il tracciato progettato è quello che garantisce il minor impatto mentre la soluzione interrata sarebbe ambientalmente costoso”.
 
“E’ evidente – rimarca Tonon - che l’elettrodotto come ogni opera infrastrutturale ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi, e la valutazione complessiva deve tenere conto di quali siano preponderanti, programmando e minimizzando un impatto che per sua natura esiste, così come per qualsiasi opera infrastutturale di qualsivoglia tipo”.  Al riguardo, solo come precisazione tecnica, Tonon segnala che non ci sono piloni alti 80 metri e che i due terzi saranno alti tra i 50 e i 55 metri mentre nel terzo rimanente due superano i 60 metri. “Tutti e 117 i sostegni sono peraltro, e questo sarebbe opportuno ricordarlo, piloni monostelo e con minor consumo del suolo pari al 98% in meno dei tralicci tradizionali. Inoltre non va trascurato il rilevante aspetto che il progetto prevede la dismissione di 110 chilometri delle vecchie linee con diretti riflessi sulla qualità dell’ambiente. Prendo atto delle rimostranze delle amministrazioni comunali sulla entità delle compensazioni ma non posso pensare che siano le entità delle stesse a modificare la valutazione sull’opera in questione sotto il profilo ambientale e della salute dei cittadini.  “Quanto poi – conclude Tonon - l’applicazione di una tassa di scopo che servirebbe per coprire i maggiori costi dell’elettrodotto immaginato appare un controsenso perché si  farebbero aumentare le tasse ai cittadini ed imprese quando invece questo progetto è votato ad un efficientamento energetico  complessivo della regione  e, di conseguenza, ad una riduzione dei costi della bolletta energetica”.

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