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Lunedì, 29 Aprile 2024
Trasporto merci / Cervignano del Friuli

Al via il corridoio ferroviario per unire il Friuli Venezia Giulia alla Serbia

A fine settembre sarà attivato un collegamento ferroviario stabile, riservato alle merci, tra Cervignano e Belgrado. In futuro potrebbe diventare un'opportunità per l'export delle piccole e medie imprese

Un corridoio logistico internazionale che unirà l’interporto di Cervignano e Belgrado. Al momento, in una prima fase, sono previsti tre collegamenti alla settimana, di andata e ritorno, per movimentare le merci tra il Friuli e la Serbia. Il collegamento sarà operativo da fine settembre con le prime partenze di treni per trasportare manufatti prodotti nel Nord Est utili alla costruzione di grandi opere civili in Serbia. Si tratta soprattutto di prefabbricati. Il corridoio è lungo 740 chilometri e attraversa Italia, Slovenia, Croazia e Serbia. In prospettiva potranno essere connesse con la Serbia, attraverso l’interporto di Cervignano, anche  altre regioni del centro nord Italia e del nord Europa. "Il corridoio italoserbo avrà ricadute positive sia nei rapporti commerciali con l'Est Europa sia nell'efficienza del trasporto merci, dando la possibilità di evitare il passaggio per l'Ucraina attualmente in guerra - ha dichiarato l'assessora regionale alle Infrastrutture e Territorio Cristina Amirante -. Una sperimentazione importante, di concerto con un paese con il quale le aziende produttive insediate nel Friuli Venezia Giulia intrattengono già importanti rapporti di interscambio, in particolare nell'export del comparto manifatturiero". Un'ottima opportunità anche per le piccole e medie imprese del territorio. Il progetto come corridoio pilota intermodale dall'impronta green, è stato promosso dalla società Alpe Adria,partecipata in pari misura da Autorità portuale di Trieste, dalla finanziaria regionale Friulia e da Mercitalia Rail, ovvero la compagnia merci del Gruppo Fs.

Le dichiarazioni

Come riportato su Il Sole 24 Ore, Antonio Guerrieri, amministratore delegato di Alpe Adria, ha dichiarato: "Il trasporto su rotaia ha una maggiore capacità di carico rispetto al trasporto su gomma, permette di razionalizzare i costi e  permette un consistente abbattimento delle emissioni di CO2".  Mentre Luca Ciriani, ministro dei Rapporti con il Parlamento: "Il Friuli Venezia Giulia è una regione cerniera, ha una vocazione naturale verso i Balcani, quindi il rafforzamento dei rapporti con la Serbia e con il mondo dell’ex Jugoslavia non ha solo una funzione di carattere economico e commerciale, ma anche di stabilizzazione dei rapporti politici nell’interesse regionale e dell’Italia". L' interscambio economico tra Italia e Serbia si aggira intorno ai 4 miliardi di euro l’anno.

Infine Amirante ha sottolineato: "Il corridoio intermodale va di pari passo con il piano di investimenti che l'Amministrazione regionale sta attuando sul sistema portuale, interportuale e delle connessioni ferroviarie. Sono stati stanziati quasi 3 milioni e 500 mila euro nell'ultimo assestamento a favore dell'Interporto di Cervignano". E conclude: "Il Friuli Venezia Giulia ha tutte le caratteristiche per essere un polo logistico strategico in Europa". 

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