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Camera di Commercio: plebiscito per Giovanni Da Pozzo

Il presidente uscente è stato riconfermato al vertice dell'ente camerale. Due linee d’intervento principali: una per il contingente, con priorità a imprese giovani, accesso al credito, internazionalizzazione, e una rivolta al futuro, per individuare nuovi modelli di sviluppo economico

Giovanni Da Pozzo è stato rieletto all’unanimità dal nuovo consiglio della Camera di Commercio di Udine, che si è insediato ufficialmente questo pomeriggio. Due le linee d’azione indicate subito dal presidente: una per fare fronte alle priorità contingenti di questa economia ancora in crisi – imprese giovanili, accesso al credito, supporto all’internazionalizzazione… - e una per guardare al futuro, individuando nuovi modelli di sviluppo del sistema produttivo per i prossimi anni, valorizzando le collaborazioni con il territorio, con la Regione, con le categorie. Così Da Pozzo al termine della seduta, confermando che «nei cinque anni appena trascorsi si sono messi in piedi tanti progetti con l’obiettivo di stare vicini alle imprese, in quello che è stato sicuramente il periodo più difficile della storia della nostra Repubblica», ha confermato. E se «qualche segnale di ripresa sembra intravedersi a livello nazionale – ha aggiunto –, speriamo possano trascinare positivamente anche il nostro territorio. Perché qui, in questi anni, abbiamo perso moltissime posizioni su quelli che erano capisaldi, dall’export all’accesso al credito. Ci sono occasioni che non possiamo farci sfuggire – ha proseguito –, a partire da un utilizzo virtuoso della nostra posizione strategica al centro dell’Europa. Non possiamo farci cogliere impreparati, dobbiamo reagire rapidamente per realizzare le tante possibilità che derivano da una logistica moderna, integrata, a servizio dei cittadini, dell’economia e del turismo».

Sempre parlando di progetti di prospettiva, Da Pozzo ha anche anticipato l’avvio di un Festival sul futuro, che la Cciaa organizzerà tramite il suo percorso Friuli Future Forum. «Un appuntamento inedito e diffuso che si terrà da metà ottobre a fine novembre e avrà partner internazionali del calibro, fra gli altri, dell’Ocse e dell’Institute for the Future di Palo Alto». Momenti d’incontro in cui si porteranno esperienze, idee concrete di nuovi modelli di sviluppo nelle varie declinazioni della vita quotidiana e dell’economia in particolare.

Tutto questo, confidando che la Cciaa di Udine, la più antica istituzione friulana fondata 207 anni anni fa, «sia sempre più una Camera snella, veloce, vicina alle imprese e innovativa, che sappia guardare avanti e costruire», ha detto.

Per quanto riguarda il Consiglio camerale – passato da 27 a 28 componenti grazie all’ingresso, per la prima volta, di un rappresentante dei liberi professionisti –, Da Pozzo ha sottolineato che si è rinnovato per circa i due terzi. Sono infatti solo 8 le riconferme: oltre a Da Pozzo, ci sono Ivan Baiutti, Franco Buttazzoni, Rosanna Clocchiatti, Giuseppe Pavan, Stefano Petris, Alessandra Sangoi e Graziano Tilatti. Il nuovo consiglio ha peraltro una forte presenza di giovani e donne. Sono 8 i consiglieri con meno di 40 anni: il più giovane è Tommaso Passoni, classe 1983, seguito da Vera Fedrigo (1982), Rosanna Clocchiatti e Barbara Puschiasis (1980), Matteo Tonon (1979), Matteo Di Giusto (1976), Andrea Cumini (1975) e Ivan Baiutti (1974). L’età media sfiora i 47 anni e le donne sono in tutto 10, mentre erano 4 nel precedente mandato. Interrogato dai giornalisti, il presidente Da Pozzo ha sottolineato che «per quanto mi riguarda, ritengo che questo sarà il mio mandato conclusivo alla guida della Cciaa, perché credo che 10 anni siano un periodo sufficiente, prima per impostare delle linee d’azione e poi per concretizzarle, un periodo sufficiente per esprimere correttamente la propria creatività. Per questo – ha detto – lavoreremo per aiutare un ricambio, in cui credo e verso cui sono pienamente fiducioso».
Il consiglio si riunirà la prossima volta entro fine settembre per eleggere la Giunta camerale.

Il nuovo consiglio è così formato:
Agricoltura: Rosanna Clocchiatti, Paolo Fantin
Artigianato: Franco Buttazzoni, Francesca Comello, Vera Fedrigo, Graziano Tilatti, Barbara Zanon
Commercio: Antonella Colutta, Andrea Cumini, Giovanni Da Pozzo, Giorgio Sina
Consumatori e utenti: Barbara Puschiasis
Cooperative: Enzo Gasparutti
Credito e assicurazioni: Giordano Zoppolato.
Industria: Clara Maddalena, Tommaso Passoni, Stefano Petris, Alessandra Sangoi, Matteo Tonon
Liberi Professionisti: Lorenzo Sirch
Servizi alle imprese: Ivan Baiutti, Matteo Di Giusto, Giuseppe Pavan, Lucia Cristina Piu
Organizzazioni sindacali dei lavoratori: Roberto Muradore
Trasporti e spedizioni: Rodolfo Flebus
Turismo: Antonio Dalla Mora, Paola Schneider

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