rotate-mobile
Cronaca

Vendemmia 2021, ecco le previsioni per il Friuli

Secondo i dati di Assoenologi – Unione Italiani Vini - Ismea la qualità dell'uva è ottima ma si è perso il 7 per cento della produzione

La vendemmia in Friuli è partita in questi giorni. Le previsioni  Assoenologi – Unione Italiani Vini - Ismea dicono che le uve hanno caratteristiche eccezionali, quindi un'altissima qualità ma i dati della quantità di produzione sono preoccupanti. Il calo dovrebbe attestarsi intorno al 7 per cento.

La stagione

L'autunno del 2020 è stato particolarmente secco, seguito invece da un inverno particolarmente piovoso. Si sono registrate anche straordinarie nevicate in montagna e temperature in pianura che hanno toccato -8° C. All’inizio di marzo il clima caldo ha obbligato all’irrigazione dei vigneti mentre aprile è stato contrassegnato da temperature al di sotto della media stagionale. Durante il mese di maggio, particolarmente perturbato, si sono verificati importanti attacchi di peronospora, sia sulle foglie che sui grappoli, costringendo a ripetuti interventi in campo. Le condizioni climatiche favorevoli fatte registrare nel mese di giugno, hanno posto le condizioni ottimali per l’inizio della fioritura nelle varietà precoci come Pinot grigio, Chardonnay, Pinot nero e Sauvignon. La maturazione è iniziata nella terza decade di luglio, mese fortunato dal punto di vista meteorologico. Rispetto alla vendemmia dell'anno scorso c'è stato un ritardo di dieci giorni. Le condizioni climatiche estreme di agosto, con temperature che hanno sfiorato i 40°C, hanno obbligato ad irrigare ripetutamente i vigneti. Nella parte finale del mese, il clima caldo e ventilato, accompagnato da un’apprezzabile escursione termica notturna, ha favorito la complessità aromatica nelle uve a bacca bianca. Lo stato sanitario delle uve è ottimale. Allo stato attuale, rispetto allo scorso anno, la quantità di uva si attesta attorno ad un meno 7% e i primi dati analitici fanno registrare la stessa concentrazione zuccherina della scorsa vendemmia, con un leggero aumento della componente acida, fondamentale per l’equilibrio aromatico del futuro vino. I primi di settembre si è dato il via alla raccolta di pinot grigio, pinot nero e alcuni cloni di sauvignon, per finire con traminer aromatico, chardonnay, pinot bianco, glera e ribolla gialla. Stando alle attuali condizioni climatiche, solo dopo il 20 di settembre dovrebbero iniziare la raccolta di uve a bacca rossa  come merlot e cabernet franc per terminare con la raccolta delle varietà tardive  ovvero verduzzo, refosco e picolit.

Le dichiarazioni

Il mercato negli ultimi mesi è stato premiante al di là delle più rosee aspettative” dichiara Flavio Bellomo, presidente di Cantina La Delizia “I prezzi delle uve sono trainati da un mercato in ascesa per volumi e prezzi e da una vendemmia che si prospetta quantitativamente in calo. Forse il mercato andrà in tensione ma sarà meglio che avere a che fare con un mercato completamente piatto".

Paolo Valle, presidente del Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo afferma: "La vendemmia è appena partita ma abbiamo constatato come la qualità delle uve sia strepitosa! In merito alla quantità, invece, noi in collina abbiamo avuto problemi più complessi con la siccità e abbiamo dovuto irrigare le creste. Cosa che risulta particolarmente difficile. Per questo credo che la quantità avrà una diminuzione più ampia di quello che viene dichiarato nelle previsioni. Direi intorno al 10-15 per cento. Ma compenseremo con la qualità. Vinificate come si deve queste uve faranno la differenza" . E aggiunge "Se la pandemia mi ha insegnato qualcosa, anche in questo momento di ripresa, è rivedere le nostre convinzioni. Siamo stati costretti a scoprire che non è vero che i bianchi friulani vanno bevuti entro l'anno, come dicevano anche i nostri vecchi. Ci sono bottiglie del 2019 di assoluto valore. Noi produttori di collina lo sappiamo bene".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vendemmia 2021, ecco le previsioni per il Friuli

UdineToday è in caricamento