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Variante est di Aquileia, il Comitato di cittadini in attesa del confronto

Fondazione Aquileia e Regione mettono in campo nuove azioni sul territorio. "Quale coinvolgimento dei cittadini?", si chiedono dal Comitato Aquileia Beni Comuni

Una settimana fa, lunedì 18 settembre, si è svolto un incontro per l'aggiornamento del piano di gestione del sito Unesco di Aquileia, coordinato da Fondazione Links di Torino che opera su mandato della Fondazione Aquileia. Come indicato dal Ministero della Cultura, obiettivo del piano di gestione è quello di assicurare un'efficace protezione del bene, per garantirne la trasmissione alle generazioni future. All'incontro, a cui ha partecipato il primo cittadino Emanuele Zorino, ha presenziato anche il Comitato Aquileia Beni Comuni. "Intendiamo aderire al percorso partecipato e contribuire con le nostre idee per l’Aquileia del futuro. Un futuro molto prossimo in cui, come si evince anche dall’ultimo piano di gestione del sito Unesco, i prossimi obiettivi da perseguire - con un ragionamento serio ma soprattutto condiviso con la cittadinanza residente aquileiese e le nuove generazioni – si concretizzeranno nei temi a noi carissimi della riqualificazione della SR 352 e della Variante Est". 

Variante est

È ancora quello viario l'argomento che tiene banco in questi giorni, dunque. Dal 1998, il Consiglio internazionale dei monumenti e dei siti raccomanda ("senza mettere a rischio la candidature, in realtà", specificano i rappresentanti del comitato) la risoluzione del problema della strada ad alta percorrenza – la via Giulia Augusta – che attraversa il centro del sito Unesco insistente sull'allineamento della strada romana nord-sud. "Ci troviamo, dunque, oggi davanti alla volontà comune e collettiva, alla disponibilità di fondi e all'attenzione proattiva dell'autorità competente mirate a risolvere l'annosa e ormai storica questione! A questo proposito, il Comitato Aquileia Beni Comuni chiede che le azioni a venire contemplino la necessaria e reale partecipazione di una cittadinanza correttamente informata e preparata, in grado di contribuire con dovute e condivise considerazioni alla progettazione di un’opera urbanistica così importante ed epocale per gli inevitabili cambiamenti che opererà sul territorio", fanno sapere dal Comitato attraverso una nota. "Sollecitiamo, per il bene della comunità, una soluzione autentica e condivisa ai problemi della viabilità e mobilità interna ad Aquileia che contempli l’opportunità di una riprogettazione complessiva e coerente dell’urbano – con una auspicabile riqualificazione della via Giulia Augusta – e non una bretella esterna e lontana dal cuore del paese, costosissima e molto controversa, che non risolverà nulla per quanto riguarda il destino del foro e del Parco Archeologico che intorno a esso si auspica, mentre sortirà con assoluta certezza un impatto devastante sul territorio circostante in termini economici e ambientali". La posizione contraria del comitato rispetto all'ipotesi di realizzazione della variante est è molto netta.

Richiesta di chiarimenti

"Per quanto concerne i progetti a oggi disponibili riteniamo non si possa rischiare di ipotecare e pregiudicare l’equilibrio di un intero territorio con opere parziali, dal futuro incerto, che inseguono logiche poco attuali e sono figlie del passato più che di una visione lungimirante per il futuro collettivo. Chiediamo attenzione all’impatto ambientale, al consumo di suolo, alla difesa del paesaggio rurale e alla promozione delle produzioni agricole locali e al turismo, sì, ma sostenibile", continuano i rappresentati del comitato. Rispetto ad alcune dichiarazioni emerse a margine di un incontro che si è svolto qualche giorno fa, tra Regione, Comune ed enti coinvolti, i cittadini esprimono alcune perplessità. "Si parla di procedere a un primo lotto funzionale ma alcuni passaggi restano fumosi: dove verrà inserita la prima rotatoria “smorzatraffico”? Sui terreni di chi? E come si valorizza la mobilità ciclabile in combinazione con la costruzione di enormi rotatorie? Quali sono le caratteristiche dell’intersezione a rotatoria sulla Sp91? E come e quando queste rotatorie diverranno parte di un progetto di viabilità complessivo, senza il rischio di lasciare incompiuta un’infrastruttura enorme?", chiosano chiamando in causa le parole dell'assessora regionale alle Infrastrutture Cristina Amirante.

Appello

"L’assessora cita l’avvio di un confronto con i cittadini che la comunità - e il Comitato – sta ancora aspettando. Non possiamo, dunque, esimerci dal domandare con insistenza al sindaco del Comune di Aquileia cosa aspetta a condividere con i cittadini quello che lui stesso definisce “il progetto non solo di una strada ma un attivatore di benessere per la comunità”? La strada regionale che divide in due quello che è potenzialmente il cuore del futuro parco archeologico, divide in due anche il paese, lo serve e lo attraversa", concludono. 

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