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Nazifascismo

Stragi naziste in Friuli, aumentano le cause contro la Germania

Lo rivela l'avvocato udinese Andrea Sandra: "Le persone che si sono rivolte a me non sono interessate ai soldi quanto al riconoscimento morale in tribunale dei crimini nazifascisti"

Si ingrossano le fila di chi si sta organizzando per portare in un’aula di tribunale tragedie familiari rimaste senza sentenze perché avvenute in tempo di guerra. Si tratta dei familiari di vittime di crimini nazifascisti: internati militari o civili e persone che a vario titolo hanno subito fucilazioni e torture. Da poco tempo infatti si è riaperta la finestra temporale per presentare cause contro la Germania da parte di eredi, comuni e vittime per accedere a un risarcimento – un’opportunità aperta dal governo Draghi, in un primo momento solo fino ad ottobre scorso –. Nel solo Friuli Venezia Giulia è aumentato molto il numero di persone in cerca di giustizia. A fine ottobre scorso l’avvocato del foro di Udine Andrea Sandra, che rappresenta una quindicina di eredi di vittime dell’eccidio di malga Pramosio, seguiva otto cause; ora sono una quindicina. E, come sottolinea lo stesso avvocato Sandra, suoi colleghi ne stanno curando altre e c‘è tempo fino al 27 giugno per presentare esposti. A marzo un emendamento alla finanziaria ha riaperto la possibilità di intentare cause alla Germania e ha ingrossato la dotazione del fondo (inizialmente di 54 milioni di euro in 3 anni ricavati dai fondi del Pnrr). Polemiche avevano accompagnato l’iniziativa per l’esiguità delle risorse a fronte della platea di persone e al breve tempo per un iter complesso, che prevede notifiche internazionali. Ora, “la mole di cause sarà talmente elevata che i risarcimenti non saranno consistenti”, ma “le persone che si sono rivolte a me non sono interessate ai soldi quanto al riconoscimento morale in tribunale dei crimini nazifascisti. C‘è attesa per le prime sentenze e per un intervento ministeriale, per concludere una vicenda che meriterebbe una conclusione fuori dalle aule di tribunale”. 

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