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Viavai di auto nella strada privata: "Tutti parcheggiano nonostante i divieti e l'asfalto ormai è distrutto"

Esasperate le persone residenti in via Branco, laterale di viale Tricesimo, si sono rivolte al Comune che, però, non può fare nulla essendo strada di proprietà privata

Troppe automobili e non sapere dove metterle, così si riempiono anche le strade private che non sono, dunque, adibite a parcheggio. Nei giorni scorsi è arrivata al nostro giornale una segnalazione che racconta proprio una di queste situazioni: si tratta di via Branco, una piccola stradina privata nei pressi di via Feletto, laterale di viale Tricesimo. Zona residenziale abbastanza vicina all'ospedale che, durante il giorno, si riempie di pendolari in cerca di posteggio. 

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Nella stradina, piccola laterale di via Graonet, risiedono all'incirca 25 famiglie che ormai da tempo portano avanti la loro battaglia per far sì che non venga usata come parcheggio da chi non è residente, anche perché a causa del via vai incessante l'asfalto si è completamente rovinato. "Assieme agli altri residenti della via ci siamo rivolti al Comune perché siamo proprietari della strada eppure tutti la usano nonostante i divieti", ci racconta una delle persone coinvolte. "È un anno che sto dietro a questa situazione: proprio davanti a casa mia si è creato un grande buco, ho appoggiato sul muro il pezzo di asfalto che si è staccato prima che qualcuno ci rimetta una gamba o una ruota. Anche perché, poi, chi ne risponde…".

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L'interrogativo rimane nell'aria e così ci rivolgiamo anche noi al Comune, nella fattispecie direttamente all'assessore ai Lavori pubblici Ivano Marchiol. "Purtroppo sull'accesso a una strada privata il Comune non può assolutamente agire, sarebbe illegale. Quello che noi possiamo fare, e che abbiamo fatto, è dare dei suggerimenti sulle azioni che i proprietari della strada possono intraprendere una volta che si sono accordati tra di loro", ci spiega Marchiol. "Quando i residenti sono venuti a colloquio, gli abbiamo prospettato una serie di soluzioni, dalla più morbida, come un restringimento della strada, alla più dura, ovvero mettere una sbarra di accesso. La decisione però spetta a loro. Noi ci mettiamo e ci siamo messi a completa disposizione per suggerire un paniere di possibili soluzioni che, però, non può operare direttamente il Comune perché l'area è proprietà privata, con gli oneri ma anche i benefici che consentono loro di operare come desiderano", conclude l'assessore.

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Nel frattempo, il continuo passaggio di mezzi non autorizzati ha completamente logorato il manto stradale, creando solchi e buchi. "Cose da mettersi le mani nei capelli", ci confida un residente. La manutenzione, però, al pari della gestione degli accessi, è completamente in mano a chi in quella strada ci abita, essendone proprietario.

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