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Cronaca Latisana

11 Sindaci schierati a difesa dell'Ospedale di Latisana, le loro richieste

Questa mattina 11 sindaci dell'Uti "Riviera Bassa Friulana" si sono riuniti a tutela del loro nosocomio, riferimento di tutta la Bassa Occidentale. Chieste le riaperture dell'ORL, del reparto pediatrico, del punto nascita, di quello ostetrico ginecologico e della terapia del dolore. Invocata, inoltre, la sostituzione del Direttore Generale dell'AAS 2

LA CRONISTORIA DI QUANTO ACCADUTO IN QUESTI MESI: Numerosi sono stati gli incontri tra una delegazione dell’UTI, formata dai Sindaci di Lignano, Latisana e Precenicco, e l’Assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca per cercare di rappresentare le esigenze di un territorio di confine a cui appartiene un Ospedale che storicamente fa parte della rete regionale dell’emergenza che a partire dagli anni ’90 è stato qualificato con lo sviluppo dell’area dell’emergenza presso il Pronto Soccorso, con l’attivazione h24 della presenza del pediatra, del ginecologo accanto alle figure tradizionali. Questi i servizi che hanno costituito l’eccellenza di riferimento di un vasto territorio transregionale che ha sorretto anche lo sviluppo delle città turistiche di Lignano Sabbiadoro e Bibione e che sono stati erosi progressivamente, attraverso le mancate sostituzioni dei medici, in particolare dei pediatri che sono stati dislocati presso l’ospedale di Palmanova, la cui pediatria era stata chiusa nel 1994. 

Con la recente riforma sanitaria regionale che ha visto forzatamente messi assieme due territori come quello della Bassa Friulana, con ospedale di riferimento Udine con una storica gestione ottimale dei servizi e risorse, e dell’isontino con ospedale di riferimento Trieste con problematiche croniche di disavanzo della spesa dovuti a processi incompiuti di riforma, si è istituzionalizzato l’ospedale unico Latisana-Palmanova che ha immediatamente provocato la chiusura del reparto di Otorinolaringoiatria, storico punto di riferimento regionale per la bassa friulana, e fatte venir meno le dotazioni dei pediatri della pediatria di Latisana a favore della sede di Palmanova

Sulla base di scelte poco avvedute di distribuzione delle risorse umane e professionali, la direzione dell’azienda sanitaria, incurante di bisogni di servizi sanitari di un’intera popolazione e delle istanze dei Sindaci del territorio, ha sospeso l’attività di ricovero pediatrico e la guardia attiva sulle 24 ore facendo venire meno le condizioni per tenere aperto il punto nascita che nel 2016 sulla base dell’andamento parti dei primi mesi dell’anno avrebbe di gran lunga superato il numero di 500 parti previsti dalle linee guida nazionali, pur essendo chiaro che con l’istituzione dei reparti unici su due sedi avrebbero potuto operare gli stessi professionisti in entrambe le strutture di fatto promuovendo l’integrazione vera con la prospettiva di superare il numero di parti complessivo di ben oltre le 1000 unità anno. Con la sospensione del punto nascita si è aperto poi un tavolo di confronto all’interno del quale, nel secondo incontro (fine ottobre 2016) sono stati assunti impegni dalla Regione per istituire la guardia pediatrica h24 già prima di Natale 2016, impegni che non sono stati onorati ma che hanno di fatto manifestato la volontà di chiudere anche l’attività ginecologica h24 disattendendo l’ennesima promessa fatta dalla Presidente Serracchiani in consiglio comunale a Latisana nel luglio 2016 di fare dell’Ospedale di Latisana un centro qualificato per tutte le emergenze. 

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