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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Negozi chiusi la domenica, contingentamento e cartellonistica: le richieste dei sindacati

Le Segreterie regionali di Categoria, FICAMS FISASCAT e UILTuCS, hanno inviato una formale richiesta al Presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga perché si adotti una delibera che imponga la chiusura di tutti gli esercizi commerciali nelle domeniche e nelle festività

I sindacati spingono per le chiusure domenicali: le Segreterie regionali di Categoria, FICAMS FISASCAT e UILTuCS, hanno inviato una formale richiesta al Presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga perché si adotti una delibera che imponga la chiusura di tutti gli esercizi commerciali nelle domeniche e nelle festività, superando in termini restrittivi quanto previsto dal DPCM in vigore.
"Crediamo infatti non sia utile che la chiusura venga prevista unicamente per i centri commerciali, determinando così tra le altre cose una disparità di trattamento tra Imprese. Così facendo, inoltre, gli affollamenti si sono esclusivamente spostati da un posto all’altro, di certo non si sono ridotti", scrivono nella nota Francesco Buonopane della FILCAMS CGIL FVG, Adriano Giacomazzi della FISASCAT CISL FVG e Matteo Zorn della UILTuCS FVG.

La polemica

"Non sono tra l’altro mancate interpretazioni le più fantasiose sui termini “centro commerciale”, come se in questa delicatissima fase di emergenza sanitaria dovessimo trascorrere il tempo su discussioni di semantica senza invece cogliere lo spirito del DPCM, ossia evitare quanto più possibile gli assembramenti e gli affollamenti",  si legge nella nota. 
"Abbiamo, inoltre, richiesto alla Regione che si faccia promotrice di sollecitare le Istituzioni e gli Organismi preposti al controllo ed alla vigilanza sull rispetto delle misure di prevenzione e contrasto al rischio contagio adottate dalle Imprese commerciali, così come è stato fatto a livello nazionale nei confronti delle Associazioni Datoriali. Se infatti, dopo una prima fase di confusione dovuta alla mancanza di riferimenti normativi, le Imprese commerciali si erano adeguate alle misure previste per contrastare il rischio contagio, già da alcuni mesi abbiamo notato un diffuso calo di attenzione oggi non più accettabile", continua la nota.

Calo di attenzione

"Nello specifico, non viene più fatto alcun contingentamento degli ingressi ai negozi, la proporzione tra metri quadri di vendita e clienti che possono accedere non è efficace nel garantire l’adeguato distanziamento, ripristinare l’accesso consentito ad un solo componente per nucleo familiare, la necessità di ripristinare la cartellonistica interna, sia quella informativa che quella che indica i percorsi e le distanze da mantenersi, in maniera particolare nei reparti maggiormente rischiosi (ortofrutta, self service, barriere casse, banchi serviti), sono a parer nostro misure utili al fine di garantire la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, ridurre il rischio di contagio nell’interesse generale e collettivo, consapevoli che solo attraverso l’impegno ed il contributo di ciascuno si possa superare quanto prima l’emergenza sanitaria e proiettarsi, finalmente, verso la ripresa sociale ed economica del territorio", concludono i rappresentanti sindacali. 
 

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