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Si fingevano corrieri per derubare aziende tessili: un furto anche a Udine

Furti nelle aziende tessili, sgominata dai carabinieri di Verbania la banda dei falsi corrieri con base a Napoli che colpiva in tutta Italia

Si fingevano corrieri e, truffando le ditte con telefonate in cui simulavano di essere gli incaricati, ritiravano la merce pronta per la consegna di aziende produttrici di capi di abbigliamento. Nel mirino della banda anche un'azienda in provincia di Udine che ha subito il furto tra luglio e agosto del 2022. Diversi episodi hanno dato il via all’indagine dei carabinieri di Verbania che ha portato a ricostruire la dinamica di 17 furti e di un tentativo non andato a buon fine commessi, oltre che nella provincia di Udine, anche in quelle di Verbania, Como, Torino, Varese, Milano, Lodi, Bologna e Rimini.

Arresti

Nelle prime ore di questa mattina, giovedì 10 agosto, i carabinieri del Nucleo investigativo di Verbania hanno arrestato nella provincia di Napoli e di Milano diversi componenti di una banda responsabile di furti a danno di imprese tessili del nord Italia avvenuti tra luglio e dicembre 2022 in diverse province del Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. Sono state indagate 14 persone, tra queste 7 sono state arrestate questa mattina e sono stati recuperate e restituite ai legittimi proprietari le merci trafugate per un valore complessivo di circa 400mila euro. I carabinieri di Verbania, una volta individuata e ricostruita la struttura del gruppo criminale, composta essenzialmente da un soggetto quale capo e organizzatore del sodalizio e tre distinte batterie di finti corrieri, operanti per lo più nel nord Italia, sono riusciti non solo a ricostruire le tappe salienti degli episodi delittuosi, ma in alcuni casi a seguire da vicino lo sviluppo dell’azione permettendo ai carabinieri territorialmente competenti di bloccare i falsi corrieri e recuperare la merce, procedendo in un caso a un arresto in flagranza. Dei 7 destinatari del provvedimento restrittivo uno è stato arrestato in Arluno (MI), un 77enne originario di Napoli che rappresentava la base logistica nel nord Italia per le batterie dei finti corrieri. Gli altri 6 sono stati rintracciati tutti in provincia di Napoli, 5 nel capoluogo e uno a San Giuseppe Vesuviano. Di questi al vertice dell’organizzazione un 66enne già precedentemente condannato dal Tribunale di Verbania per reati contro il patrimonio. Gli altri componenti del sodalizio sono un 40enne già ristretto in carcere a Poggioreale per altra causa, un 50enne e un 64 enne e un 29enne, tutti facenti parte delle batterie di finti corrieri. Il soggetto rintracciato a San Giuseppe Vesuviano, il più giovane del gruppo, un 28enne, sfruttando anche la sua posizione di dipendente di una società di trasporti, estranea alle indagini, si occupava del trasferimento della merce rubata dal nord Italia verso il capoluogo campano.

I furti

La dinamica dei furti si è sempre ripetuta: un telefonista che si occupava di trovare l’azienda da colpire che aveva in programma la consegna della merce e con cui concordava il ritiro, un falso corriere che si presentava al ritiro della merce indossando la divisa di note aziende di logistica a bordo di furgoni noleggiati con targhe alterate e dei magazzinieri che si occupavano di stoccare la merce rubata in luoghi sicuri in attesa di spedirla in sicurezza a Napoli, dove poi veniva immessa nel circuito legale dei mercati rionali.

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