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Venerdì, 26 Aprile 2024
vandalismo / Via Zugliano

Schiuma ovunque e immagini pornografiche sulle pareti: così i vandali hanno devastato la scuola

Sono almeno tre le persone che si sono introdotte durante la notte nella sede staccata del Malignani di Udine, in via Zugliano

Sono entrati di notte, dopo aver fatto due tentativi nei giorni scorsi, l'8 e l'11 aprile: secondo una prima supposizione si tratta di almeno tre persone che, salendo dalle scale esterne sul retro dell'edificio, hanno prima rotto una rete per poi raggiungere le finestre del primo piano, spaccarne una e introdursi così nella scuola. In questo modo ignoti si sono introdotti all'interno della sede staccata del Malignani, in via Zugliano a Udine, nel quartiere di Sant'Osvaldo.

Le fotografie della scuola vandalizzata

  • Vandali al Malignani di via Zugliano

Difficile, ma non impossibile, risalire ai responsabili di una vera e propria azione vandalica che costerà parecchi soldi e molto tempo per sistemare i danni. La zona è piuttosto isolata, la scuola sorge nel cuore di un quartiere di case popolari, a ridosso della palestra Vecchiato, a poca distanza dalla primaria Silvio Pellico e dalla scuola dell'infanzia di Sant'Osvaldo. Intorno non ci sono negozi e via Zugliano è proprio tra via Pozzuolo e via Lumignacco, lontano quindi dal traffico. Inspiegabile il motivo del gesto che, agli occhi di chi questa mattina si è trovato davanti il disastro, assume i contorni di un accanimento ingiustificato ai danni della scuola.

I danni

Chi si è introdotto nella scuola (una delle impronte è stata riconosciuta come identica a quelle ritrovate in occasione di uno degli altri tentativi di introdursi nell'edificio) si è preso tutto il tempo per rendere difficile il lavoro di chi dovrà pulire, che sarà una ditta specializzata in quanto la schiuma degli estintori è piuttosto complicata da rimuovere. I vandali hanno, infatti, svuotato il contenuto di diversi estintori: il pavimento di ingresso della scuola è stato completamente ricoperto dalla schiuma, così come alcune aule, la sala insegnanti, le scale e il corridoio del piano superiore. Poi i vandali hanno ribaltato un distributore automatico di bevande, spaccando il vetro per portare via alcune bibite e merendine e i soldi contenuti all'interno, ma non si sono fermati a questo. Sedie e oggetti di vario tipo sono stati gettati dalle scale, un armadietto è stato forzato e rotto e, all'interno della sala insegnanti, è stato acceso un pc e sono rimaste proiettate sulle pareti immagini pornografiche. Un estintore è stato trovato all'esterno della scuola, gettato in una delle derivazioni della roggia.

Gli inquirenti sono al lavoro per quantificare i danni e risalire ai responsabili dato che, come già scritto, due tentativi di introdursi nella scuola erano stati fatti nei giorni scorsi. Inoltre diverse settimane fa, il custode della palestra Vecchiato aveva segnalato la presenza di alcune persone sul tetto della scuola intorno alle 23: all'arrivo delle forze dell'ordine gli ignoti erano già scappati.

Il preside

Sconsolato il preside dell'istituto Andrea Carletti, al lavoro fin da questa mattina per poter ripristinare le condizioni di sicurezza in modo da poter riaprire la scuola già mercoledì, al ritorno degli studenti dalle vacanze pasquali. «In questo edificio sono presenti ogni giorno 13 classi: l'anno scorso c'è stato un incremento degli iscritti e abbiamo adottato un sistema di turni in modo che il disagio di doversi spostare in questa sede staccata sia spalmato tra diverse sezioni. Non possiamo dire se a commettere questi gravi atti vandalici siano stati dei nostri studenti o persone esterne, d'altronde questo è un quartiere residenziale e la scuola è piuttosto isolata». Ad accorgersi dei fatti sono stati membri del personale scolastico alle prime ore del mattino: la scena che si sono trovati di fronte è stata decisamente spiazzante. «Dobbiamo ancora quantificare i danni - continua Carletti - ma di sicuro ci vorranno molte ore per pulire tutto. Non abbiamo ancora certezza se, oltre ad aver danneggiato l'edificio e diversi materiali, gli ignoti abbiano anche rubato qualcosa. Di sicuro dovremmo ricomprare gli estintori senza i quali non abbiamo i requisiti di sicurezza per poter riaprire». Oltre al personale tecnico, alla dirigenza e alle forze dell'ordine, sul posto è giunto anche personale del Comune di Udine. «È indubbio che c'è un'attenzione di qualche banda giovanile», chiude Carletti. 

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