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Salva la vita a un uomo che sta per morire: "Non ho fatto nulla di speciale"

Giuseppe Sessa, corriere per FedEx, qualche giorno fa è intervenuto per soccorrere un uomo ferito. Ora lancia un appello per conoscere le persone che ha aiutato

"Non ho fatto nulla di speciale”. Commenta così il 29enne udinese Giuseppe Sessa, mamma colombiana e papà napoletano, driver per FedEx, l'episodio che lo ha visto protagonista pochi giorni fa. Sessa ha salvato letteralmente la vita a un uomo ferito. Il suo tempestivo intervento e la sua lucidità nel chiamare immediatamente i soccorsi sono stati fondamentali per far intervenire l’ambulanza con rapidità. La moglie dell’uomo, non conoscendo le sue generalità, ha scritto una commuovente lettera direttamente alla sede locale dell’azienda per ringraziarlo. Ora è Giuseppe che vorrebbe incontrare la coppia per poterli abbracciare e ringraziare a sua volta.

I fatti

In una sera di febbraio Giuseppe si apprestava a fare l’ultima consegna a Udine, in una zona periferica. Una volta sceso dal furgone sente delle urla provenire da un garage interrato. Il giovane si affaccia per vedere cosa stia accadendo e si accorge che c’è un uomo riverso per terra, in una pozza di sangue, con una donna accanto che grida aiuto. L’uomo ha accusato un malore e cadendo a terra ha probabilmente battuto la testa. Il sangue scorre copioso dalla ferita e la donna è visibilmente in preda al panico. Giuseppe non ci pensa un secondo, scavalca il muretto e salta all’interno del cortile per precipitarsi ad aiutare il ferito. Nonostante la situazione critica e concitata Giuseppe riesce a chiamare immediatamente i soccorsi, che giungono sul posto in pochi minuti assieme ai carabinieri. Nel frattempo, Giuseppe resta accanto all’uomo rassicurando sia lui che la moglie. Appena arrivano il personale medico e le forze dell’ordine Giuseppe racconta l’accaduto e quanto aveva visto. Poi si allontana. Il giovane conclude la sua consegna come se niente fosse e ritorna in azienda. Non racconta a nessuno che cosa sia successo, pensando di non aver fatto nulla di così importante. Pochi giorni dopo, alla sede della FedEx di Udine arriva una lettera: è della moglie dell’uomo ferito che cerca "il salvatore". La donna non aveva altri indizi tranne la divisa del ragazzo con impresso sopra il nome dell’azienda. Vuole rintracciarlo per ringraziarlo dal profondo del cuore, perché se Giuseppe non si fosse fermato ad aiutarli probabilmente il marito sarebbe morto. Grande la sorpresa dei colleghi di Giuseppe, che nulla sapevano. Lo stesso manager della sede FedEx di Udine ci racconta: “Quando ho chiesto informazioni a Giuseppe mi ha risposto “oh che carina speriamo che il marito si sia ripreso”. Non mi sono stupito perché Giuseppe è così: ha un cuore d’oro, un sorriso per tutti ed è sempre disponibile a risolvere i problemi. Ma è anche molto schivo e riservato”. “Non credo di aver fatto chissà che cosa – spiega Giuseppe –, solo quello che dovrebbero fare tutti. Non ho girato la testa dall’altra parte, non sono rimasto indifferente. Sono corso ad aiutare quell’uomo in difficoltà, perché era mio dovere farlo”. E aggiunge: “Spero solo che se nella mia vita dovessi mai aver bisogno di aiuto, mi possa trovare davanti persone che la pensano come me”.  E in più lancia un appello: “Vorrei rintracciare queste persone. La signora si è firmata con nome e cognome, ma non ha lasciato recapiti. Vorrei incontrare lei e il marito per sapere che stanno bene e abbracciarli per ringraziare a mia volta per la lettera. Un gesto davvero gentile”.

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