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Sanità pubblica

Burocrazia e medici di famiglia in Friuli: stanziati in aiuto quasi due milioni di euro

Firmato un accordo integrativo per l'indennità dei collaboratori di studio. "È un intervento che contiamo possa sgravare i medici almeno di una parte del peso burocratico" dice Riccardi

Con un importo di quasi un milione e 995 mila euro Il Friuli Venezia Giulia intende potenziare e facilitare il lavoro dei medici di famiglia finanziando un accordo integrativo per pagare i collaboratori di studio. “È un intervento che contiamo possa sgravare i medici almeno di una parte del peso burocratico; in questo modo concorriamo a incrementare la qualità dell'assistenza primaria, aumentando la capacità del lavoro a favore dei pazienti" afferma il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi. La giunta regionale ha approvato l’accordo con le organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale per l'integrazione regionale dell'indennità di collaboratore di studio. "Con l'intesa - ha reso noto Riccardi - vengono assegnate risorse aggiuntive regionali rispetto alle attività e funzioni ricomprese nei livelli essenziali di assistenza disciplinate dall'accordo collettivo nazionale. Si tratta di una misura tangibile a supporto della medicina generale in una stagione resa complicata dalla pandemia che va vantaggio del servizio universale reso ai pazienti. In senso più ampio – ha detto ancora il vicegovernatore -, rafforzare la funzionalità della medicina generale è un obiettivo strategico che perseguiamo per rendere più efficiente il nostro sistema sanitario".
Nello specifico, l'accordo raggiunto con la Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) disciplina i criteri comuni affinché le aziende sanitarie regionali possano attribuire ulteriori indennità ai medici dell'assistenza primaria che abbiano collaboratori di studio, con un limite di tetto di spesa fissato dalle linee annuali per la gestione del Servizio sanitario regionale per l'anno 2022.  Contemporaneamente vengono confermati gli importi previsti dall'accordo integrativo regionale del 2005 (approvato nel 2006) che riconosce un compenso annuo pari a 12 euro per ciascun assistito fino ad un massimo di 1300 assistiti per complessivi 15mila e seicento euro.

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