"Queste righe vogliono essere un dolce ricordo e un grande ringraziamento per un professore e un uomo che ci ha insegnato tanto. Lo ricorderemo con il sorriso, lo stesso con cui ci accoglieva in classe ogni mattina. Quel sorriso che trasmetteva l’amore verso la sua materia e verso noi studenti, facendoci sentire come parte di una grande famiglia. Lo ricorderemo per la sua voglia di creare con noi un legame vero, un legame che non si limitava ad essere quello di un professore, bensì di qualcuno che è presente nei momenti di sconforto. Ci ricorderemo sempre delle battute che nessuno capiva, che adesso, purtroppo, non potranno avere più una sua spiegazione. Ci ricorderemo di tutti quei “ragazzi, le verifiche sono state un disastro”. In quei momenti gli sguardi impauriti di noi alunni si incrociavano. Ora, il desiderio di poter risentire questa sua frase è più grande che mai. Lui che ci trasmetteva la sua più grande passione non ha avuto modo di concludere molti argomenti, perché qualcuno ha deciso di portarselo via prima. Siamo sicuri che se avesse saputo questo avrebbe esordito dicendo “e mo' so uccelli senza zucchero”, però gli assicuriamo che saremo in grado di concluderli da soli e lo faremo per lui, che ci teneva tanto. Continueremo a sperare di vederlo arrivare a scuola accanto alla professoressa Mallia, insegnando a noi studenti la complicità che lega due persone, due persone che la definizione di “amore puro” l’hanno provata sulla propria pelle. In questi giorni tutti noi studenti lo stavamo aspettando con la certezza di vederlo entrare in laboratorio con lo zainetto che portava sempre sulle spalle. In noi cresceva ogni giorno la speranza, la stessa con cui lui ci aveva rassicurato, con il sorriso, fino all’ultimo momento. In questa circostanza vorremmo far sentire la nostra vicinanza a tutti i familiari, e in particolar modo alla professoressa Mallia, alla quale mandiamo un grande abbraccio. Da tutti i suoi studenti, Un grande saluto prof. Rimarrà per sempre nei nostri cuori e sarà un pensiero costante ogni volta che varcheremo la porta del laboratorio. “Lo sguardo verso l'alto e il cuore pieno di tenerezza perché tu non sei più fisicamente qui con noi. Non lasci la mente nemmeno per un giorno. Oggi sul nostro volto c'è una lacrima in più che ci sforzeremo di trasformare in sorriso, perché tu non avresti voluto vederci tristi.”

Gli studenti della classe 5^ Bsia dell'Isis Cecilia Deganutti.