Migranti in aumento a Udine e Trieste ma non a Pordenone: ecco perché
Il flusso non si è mai arrestato. I migranti hanno solamente cambiato obiettivo dal momento che a Pordenone è più difficile entrare
Meno richiedenti asilo a Pordenone e provincia. Il dato - in netta controtendenza con quanto si sta registrando a Udine e Trieste - è emerso raffrontando i numeri attuali (960 migranti) con quelli del report prodotto a fine giugno (1006). Le accoglienze sono dunque calate di 46 unità, un valore che, sebbene non enorme, a molti cittadini pare indicativo della politica perseguita dal sindaco Ciriani sul tema immigrazione. Ma, a pochi giorni dall'incontro fissato tra il vicesindaco Eligio Grizzo e il nuovo prefetto Maiorino, la realtà sembra stranamente anticipare le istanze della politica. E a provare a dare una spiegazione al fenomeno è stato il giornalista Marco Agrusti su Il Gazzettino pubblicato oggi.
Pordenone evitata
I numeri nel pordenonese parlano difatti di una diminuzione netta e costante di migranti, sia di quelli ospitati nelle strutture sia di quelli in arrivo. Secondo quanto anticipato, dietro alla netta diminuzione registrata a Pordenone non ci sarebbe tanto la mano della politica perseguita dall'amministrazione o dal vicepresidente Salvini, quanto la scelta consapevole dei richiedenti asilo di evitare la burocrazia imposta negli uffici della Destra Tagliamento.
Pordenone evitata dai richiedenti asilo
"La musica è cambiata in Questura - scrive Agrusti -. Oggi, per un richiedente asilo, è molto più complicato accedere agli uffici per avviare le pratiche necessarie". Ecco perchè anche i legali della Caritas, cui i migranti si rivolgono per l'assistenza nella documentazione necessaria ad ottenere lo status di rifugiato, preferiscono indirizzare i loro clienti alle Questure di Udine e Trieste. A parte qualche caso limite, i richiedenti hanno iniziato a cancellare Pordenone come meta di approdo e a seguire i consigli che arrivano dai legali o tramite passaparola. "Ecco perchè oggi i numeri sono in aumento sia a Udine che a Trieste - scrive il giornalista -. Semplicemente il flusso non si è mai arrestato: i migranti hanno solamente cambiato obiettivo dal momento che a Pordenone è più difficile entrare".