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inclusione e sostenibilità / Cividale del Friuli / Via Noian, 10

In Friuli c'è un'azienda dove "non esiste l'uno senza l'altro"

La Cantina Tavagnacco, a Cividale del Friuli, ha aderito al progetto di autonomia sociale per l'inclusione lavorativa di persone con fragilità. Ma all'interno dell'azienda lavora anche una ragazza austriaca tramite il woofing e tutto si basa sui principi della sostenibilità e della valorizzazione delle competenze individuali

Il Friuli, si sa, è una terra da svelare piano piano, che non ama il grande chiasso ma che custodisce luoghi e persone speciali. Esplorando il meraviglioso territorio del cividalese, ad esempio, si può capitare in una piccola azienda agricola che non fa grandi proclami della sua esistenza, eppure gode di un carattere straordinario. È la Cantina Tavagnacco, un'azienda a conduzione familiare che ha fatto negli ultimi anni una scelta in controtendenza e molto particolare. Anche se a mettere la faccia è sempre Paolo Nitti, è lui stesso a dichiarare l'azienda "a conduzione prevalentemente femminile". «La società è tra mia mamma Franca (che ha compiuto 90 anni da poco, ndr) e la mia compagna Andrea. E poi c'è Francesca, nostra figlia, che ha ispirato tutto questo». A Paolo, mentre ci racconta la storia dell'azienda, sorridono gli occhi. Lui ha ereditato l'attività nel 1995 dal padre e da allora ha cercato un modo per renderla il più possibile simile a se stesso. 

In vigna

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L'idea

L'approccio al lavoro ha due punti fermi: la sostenibilità e l'inclusione. «Abbiamo decisamente uno stile di vita differente, in azienda, con un approccio comunitario su vari fronti». Chi visita l'azienda, per comperare del vino o partecipare a uno dei tanti eventi organizzati, se ne rende subito conto. Tra le vigne o in cantina, con qualche attrezzo in mano e intento a svolgere uno dei tanti compiti che spettano a chi ha deciso di lavorare con e nella terra, c'è sempre uno dei ragazzi del Pas, progetto di autonomia sociale sviluppato insieme all'Azienda sanitaria. Oppure c'è Katerina, la giovane studiosa che arriva dall'Austria e che ha scelto la piccola realtà di Gagliano di Cividale per vivere la sua esperienza attraverso il woofing, il progetto internazionale che mette in relazione volontari e progetti rurali naturali. «Da un anno e mezzo abbiamo avviato il progetto di autonomia sociale e lavoriamo con cinque persone indicate dall'azienda sanitaria. Non è una nursery - assicura Nitti - si tratta piuttosto di una piattaforma formativa con l'obiettivo di inserimento nel mondo del lavoro di giovani tirocinanti inviati dai servizi sociali e sanitari». Al momento ci sono Juri, Erika, Guido, Katerina e, naturalmente, Francesca. Il motto della Cantina Tavagnacco potrebbe riassumersi in "non esiste l'uno senza l'altro" e si basa sul principio della valorizzazione delle competenze individuali di ogni persona. 

Al lavoro in cantina

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«Il cerchio è il nostro modo di confrontarci, facciamo tutto insieme. Qui i rapporti umani si consolidano nel tempo, con il ritmo della terra. Molto di quello che facciamo lo dobbiamo a Francesca - racconta emozionato Nitti - perché ci ha permesso di vivere nel sociale da sempre». Francesca ha 17 anni ed è nata con una disabilità intellettiva. Il suo arrivo ha permesso a Paolo e Andrea di dar vita a quella realtà che fino a quel momento avevano solo teorizzato, un lavoro inclusivo e comunitario in tutto e per tutto e non solo a parole. «Abbiamo ovviamente dei ritmi diversi, ma siamo fedeli alla filiera corta, dall'uva al bicchiere, e a quello che ci offre la terra. Abbiamo un po' di orto e un po' di bosco e ci riscaldiamo solo con la legna che questo ci offre, con un sistema piuttosto moderno ma rispettoso». L'agricoltura da sempre è condotta con metodi naturali e nel rispetto dell'ambiente ed esclude l'utilizzo di diserbanti, pesticidi e concimi sintetici. Oltre alla produzione di uva e vino l'azienda utilizza le culture interfilari per produrre cereali, legumi, ortaggi e frutta in una logica olistica, da sempre finalizzata alla creazione di un rapporto diretto con il consumatore finale.

Un momento della vendemmia

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Vendita

Ovviamente per essere sostenuta, questa idea ha bisogno di un sostegno economico e così nel 2006 il produttore ha aperto un locale all'interno dello shopping center Atrio, a Villach. Anche in questo caso l'attenzione alla sostenibilità è massima e viene ripagata dalla clientela austriaca che da 17 anni premia l'azienda friulana con entusiasmo. Tramite questa attività, Cantina Tavagnacco continua a lavorare seguendo il suo stile lento e attento

Gli eventi

Ma non c'è solo lavoro. All'interno dell'azienda è possibile partecipare a diversi eventi, che contribuiscono a creare quell'atmosfera di unione che si respira ogni giorno durante il lavoro. A novembre ci saranno quattro serate, tra musica, vino e cibo. Dalle 18.30 di ogni giovedì verrà prima offerta un aperitivo mangereccio, e verso le 20.00 ci saranno i concerti. Le serate della rassegna musicale sono con ingresso a offerta libera e consapevole: i profitti saranno interamente devoluti a sostegno del progetto Pas. Per partecipare è necessario prenotarsi al numero 3356172270dove specificare il numero delle persone ed eventuali esigenze alimentari (intolleranze  celiaci, vegani, vegetariani etc.) o il desiderio di assaggiare un vino in particolare.

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