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accoglienza / San Domenico / Via Chisimaio, 40

Si amplia e si rinnova la Casa dell'Immacolata. "Il Comune ci ha chiesto di ospitare ancora più minori"

Presentato il grande progetto di riqualificazione della struttura che, da oltre 70 anni, accoglie persone in difficoltà per un aiuto immediato e un inserimento nella società

In piena crisi di spazi per gestire gli arrivi di minori stranieri non accompagnati nella nostra regione, la Fondazione Casa dell'Immacolata di Don Emilio De Roja annuncia il grande progetto di ampliamento e riqualificazione della struttura di via Chisimaio, che partirà proprio dai moduli abitativi che, in questo momento, sono riservati all'accoglienza degli ospiti più giovani. La Casa dell'Immacolata, infatti, non si occupa solo di loro ma anche di adulti in stato di disagio e dipendenza, di persone con disabilità e di formazione. Al momento, però, sono 85 i ragazzi minori ospitati, ben 14 oltre la capienza massima consentita dal nuovo regolamento regionale. "I servizi sociali ci hanno letteralmente supplicati di aumentare il numero per far fronte alle richieste che fanno capo al Comune di Udine, anche a seguito dell'imminente chiusura del centro di viale XXIII Marzo", ci spiega il presidente della fondazione Vittorino Boem. 

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La struttura

Il progetto, alla cui presentazione hanno partecipato anche l'assessore regionale alla Salute con deleghe a disabilità e politiche sociali Riccardo Riccardi e l'arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, prevede la realizzazione ex novo di alcuni moduli per l'accoglienza dei minori non accompagnati, da realizzare negli spazi verdi esterni alla struttura di via Chisimaio. Un progetto che richiede uno sforzo economico di circa 5 milioni di euro, 2,5 dei quali già nelle disponibilità della Fondazione. L'edificazione delle Domus, di fatto 5 moduli per l'accoglienza fino a 16 persone e uno per 12 persone su 2900 mq, progettati in linea con quanto prevede il nuovo regolamento regionale, si inserisce in un piano più ampio di miglioria per la Casa dell'Immacolata che interesserà altri due lotti di lavori. Il primo lotto di lavori è l'unico al momento con una copertura economica e che, in meno di due anni, dovrebbe essere terminato.

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"Per gli altri due lotti se ne riparlerà più avanti, l'importante era avere il progetto pronto in modo che, quando avremo le risorse, potremmo partire con i lavori", continua Boem.

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Il secondo lotto si riferisce alla parte di struttura dedicata all'attività didattica formativa, diretta da Daniele Bacchet. In questo momento, presso la sede della Casa dell'Immacolata, si svolgono infatti corsi di saldocarpenteria, falegnameria e tappezzeria, quest'ultima in accordo con il cluster Legno arredo casa di Manzano. Il terzo e ultimo lotto, invece, si riferisce alla riqualificazione degli spazi della mensa, che potrà offrire anche servizi per l'esterno, e dell'edificio amministrativo che insiste su via Chisimaio. "Ci auspichiamo che il progetto afferente ai moduli abitativi possa diventare pilota a livello regionale", dichiara l'architetto Alessandro Verona durante la presentazione. "Adesso l'esigenza è quella di rispondere agli arrivi e all'inserimento sociale del minori stranieri, ma in futuro non sappiamo quale possano essere le necessita", spiega in merito Boem. "Il progetto com'è strutturato in questo modo ci consentirà di rispondere a qualsiasi tipo di criticità e bisogno che la città di Udine dovrà affrontare". 

campo casa immacolata

Nella città

Al centro del progetto, anche la relazione della struttura con il quartiere di San Domenico. "Sappiamo che non è sempre facile la convivenza con le persone residenti, per questo in sede di stesura del progetto, abbiamo chiesto particolare attenzione anche a questo aspetto", conferma Boem. "Sono previsti diversi passaggi che collegano la grande area di pertinenza della fondazione alle vie del quartiere", spiega Verona illustrando la planimetria. "Il modello urbanistico che abbiamo pensato prevede dei nuovi percorsi per rendere permeabile un compendio finora sigillato per motivi di sicurezza, con aperture a orari prestabiliti", conclude l'architetto. In questo modo si consentirà alle persone residenti di usufruire degli spazi verdi che circondano la struttura e anche delle aree sportive: al momento è presente un campo da calcio e, in previsione, c'è la realizzazione di due campi da basket. Attualmente, poi, i ragazzi ospitati nella struttura utilizzano un prato per giocare a cricket. 

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