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Cronaca

A Udine conto alla rovescia per il Premio Maqor Rusticitas 2015

L’annuncio dei vincitori 2015 è in programma martedì prossimo, mentre le premiazioni si svolgeranno venerdì 27 novembre nell’Auditorium regionale

Riparte con nuove iniziative di cultura e spettacolo il progetto Maqôr 2015, come sempre promosso dall'Associazione Culturale don Gilberto Pressacco: ed è già conto alla rovescia per l’edizione 2015 del Premio Gilberto Pressacco Maqôr Rusticitas, ispirato ai valori di semplicità, frugalità, onestà, schiettezza, coerenza, rifiuto dei compromessi.

Caratteristiche compendiate nell’originale di “rusticitas”, come hanno ben testimoniato gli studi dello studioso friulano Gilberto. Nel 2010 il Premio era stato attribuito al docente e critico letterario Gianfranco D'Aronco, nel 2011 al fisico e friulanista Sergio Cecotti, nel 2012 all'allenatore Edy Reja, nel 2013 alla poetessa Ida Vallerugo e nel 2014 al pianista e compositore Glauco Venier. L’annuncio dei vincitori 2015 è in programma martedì prossimo, mentre le premiazioni si svolgeranno venerdì 27 novembre nell’Auditorium regionale a Udine. Sarà Glauco Venier, vincitore della passata edizione, a tenere una laudatio dedicata a chi avrà raccolto il suo testimone. Intanto il progetto Maqôr torna in scena domenica 22 novembre con un omaggio musicale a Bertrando, in programma alle 17 nel Duomo di Venzone.  

Appuntamento con la Cappella Altoliventina per l’evento diretto da Sandro Bergamo per la regia di Carla Manzon: un concerto realizzato in collaborazione con la Pieve di Venzone, affidato alle voci di sette grandi cantori – Sandro Bergamo, Eugenia Corrieri, Lisa Friziero, Claudia Grimaz, Michele Morassutt, Martina Zaccarin – sulle musiche di Claudio Sartorato (piffari, cromorni, simphonia, cornamusa, percussioni, flauti) e Federico Xiccato (cornetto, flauti). Sonorità aquileiesi per scandire le nuove forme germinate dalla monodia sacra: questo il percorso del concerto che prenderà le mosse, idealmente, dal XII secolo, quando è il contrappunto a svilupparsi e caratterizzare una nuova scrittura musicale che evolve in forme polifoniche. Dal ‘discanto’ utilizzato nelle liturgie di Natale e Pasqua il programma si snoderà attraverso le forme del dramma liturgico che riprendono il memoriale dell’ultima Cena e riproducono la gestualità tramandata di Cristo, o il suo dramma di Passione e resurrezione nel tempo di Pasqua, spesso con una ripartizione di parti fra i cantori, che ne accentua l’efficacia drammaturgica.

Proprio la “drammatizzazione” della liturgia s’impose nel Medio Evo, il dramma si spogliò dell’ufficio latino per vestirsi delle lingue ‘volgari’, uscendo dalle Chiese per essere rappresentato sui sagrati e nelle piazze, diventando così “Mistero”, “Miracolo” e “Sacra Rappresentazione”. L’ingresso è libero e aperto al pubblico, info: www.pressacco.org

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