Platano di 20 metri abbattuto, "poteva cadere"

Sembrava sano il platano di 20 metri di altezza, abbattuto ieri, giovedì 11 gennaio, dagli operatori comunali del verde. Invece l'albero era molto malato e sarebbe potuto cadere da un momento all'altro. La pianta era posizionata tra viale Vat e via Alessandria.

I fatti

Sono stati i tecnici del verde del Comune di Udine ad accorgersi che il platano di 20 metri aveva qualcosa che non andava. La squadra comunale stava lavorando nei pressi della pianta e ha notato alcuni sintomi dell'infezione pregressa presenti sul tronco della pianta, Segni che non erano visibili con facilità. Così hanno sottoposto la pianta a un esame più attento ed è risultata colpita da un' infezione, dovuta al proliferare di un fungo, tanto da comprometterne la stabilità. Per questa ragione l'intervento è stato immediato. La squadra degli operai del verde, con il supporto di una ditta esterna, ha iniziato a tagliare i rami e poi il tronco del grande platano, mentre la Polizia Locale ha provveduto a deviare il traffico. A lavoro finito gli effetti del fungo sul tronco sono risultati impressionanti: l'albero, in gran parte cavo, era tenuto in piedi da un sottile strato di legno ancora vivo, solo per metà tronco. 

Le dichiarazioni

"Ringrazio la solerzia delle squadre comunali del Verde Pubblico, che sono riuscite a intervenire tempestivamente" spiega l'assessore Ivano Marchiol. "I tecnici mi hanno raccontato che in rare occasioni hanno riscontrato situazioni come questa, dove un albero risulta completamente compromesso senza fornire segnali esterni facilmente riconoscibili. Purtroppo non possiamo escludere che sui 24 mila alberi del nostro patrimonio arboreo non ci siano casi simili, per questo abbiamo deciso di intervenire in maniera massiccia con un censimento che possa darci un quadro completo sullo stato di salute degli alberi cittadini".

Come stanno gli alberi di Udine

 L'assessore ha poi proseguito: "Al momento è operativa una squadra di circa 10 persone che si occupa di controllare lo stato di circa 4 mila piante cittadine e operano una classificazione secondo un sistema internazionale, utilizzando al bisogno anche strumenti tecnici come la tomografia. In questo modo sappiamo quali piante sono a rischio e possiamo pianificare controlli più frequenti. Si tratta di una attività fondamentale per monitorare la sicurezza in città, altri capoluoghi come Trieste e Gorizia si sono già mossi in questa direzione, noi partiamo ora. Nei prossimi tre anni vogliamo intervenire allo stesso modo per tutti gli altri alberi che prospettano sulle strade".

Piazza Primo Maggio

Dopo quanto accaduto all'inizio di dicembre, quando un ippocastano si è schiantato al suolo improvvisamente in piazza Primo Maggio, sfiorando sia auto in transito sia parcheggiate, l'amministrazione ha provveduto anche a mettere in sicurezza gli altri alberi della piazza. Sono state, infatti, legate con dei tiranti quindici piante. Questo sistema serve a consolidare la stabilità degli alberi in attesa dei risultati delle analisi strumentali in corso.