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Cronaca

Il pizzaiolo friulano non ci sta e difende il suo titolo di campione del mondo dalle accuse

Continua il botta e risposta dopo l'assegnazione del titolo nella categoria "pizza napoletana" a Lorenzo Collovigh

Lorenzo Collovigh, udinese e neo Campione del Mondo della Pizza, non ci sta a subire le accuse di chi gli vuole togliere il titolo. Innanzitutto Collovigh vuole precisare che non c'è alcuna guerra con nessuno, anzi solo possibilità di crescita e collaborazione con chichessia.

Il comunicato dopo le accuse

Inviato tramite il suo studio legale, nel comunicato si legge che "nelle ultime ore il campione del mondo Collovigh (che attualmente si trova all’estero per motivi professionali) ha nominato quale proprio porta voce il CdL Simone Tutino da Udine, per non incorrere in ulteriori e nuovi malintesi dai quali vuole stare alla larga e godersi il suo titolo mondiale. Il campione del mondo della pizza Collovigh precisa che all’ultimo ed unico campionato (giunto alla 29a edizione) erano presenti oltre 800 partecipanti provenienti da 42 paesi. Nella sola categoria del campione del mondo 170 persone circa, ed il numero del pettorale di Collovigh era il 110. La prova è intervenuta con domande, da parte della giuria, sotto un aspetto dell’orale quali: quanto deve cucinare la pizza, il peso degli ingredienti, la provenienza degli stessi ed altre ancora".

La pizza vincitrice

Il comunicato continua con la descrizione della pizza presentata da Collovigh e le motivazioni che lo hanno portato alla vittoria. "È stata presentata la pizza marinara (prima vera pizza napoletana inventata) ed invece la stragrande maggioranza dei partecipanti (quasi il 95%) ha portato la margherita, con varie particolarità circa la mozzarella normale e/o di bufala. Apprezzata quindi la marinara dalla giuria, che - come detto - è stata poco presentata e quindi trascurata dai partecipanti. Il campione del mondo Collovigh fa presente che ha rispettato alla lettera il disciplinare (pizza napoletana STG), diversamente la giuria sarebbe intervenuta, quindi i 5 giudicanti del tavolo 7 (su complessivi 100 agli assaggi) ed altri 2 (da forno di cui uno napoletano) hanno ben apprezzato la pizza, assaporandola e guardando con attenzione ogni dettaglio (peso panetto, metodo di preparazione, peso del pomodoro dop Nocera frantumato a mano, ed infine ultima raccomandazione no il sale direttamente nel pomodoro ma sulla pizza finita prima del forno, lievitazione dell’impasto sotto le 12 ore, ed aglio DOP BIO battuto sul momento ed origano), addirittura quello della stesura della pasta su farina bianca. Il disciplinare non prevede che la pasta sia battuta. A quanto pare, il richiamato disciplinare non prevede nulla in merito all’ampolla dell’olio, essendo l’ampolla un'usanza ma non una regola. È stata presa, altresì una penalità per il copri capo… ma la vittoria è giunta comunque".

Il curriculum di Collovigh

Il campione del mondo ha 25 anni di esperienza nel settore della pizza e per ricordare i buoni sapori del Friuli ha presentato anche la pizza con lo zafferano del Natisone, la trota di San Daniele, e la ricotta di Coderno, con anche rosa di Gorizia e glassa di Refosco.

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