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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Rinasce la palazzina Rizzi di Angelo Masieri, gioiello dell’architettura del ’900

Inter-Rail, società di logistica controllata con quote uguali da Fantoni e da Abs del gruppo Danieli, avrà la sua sede nell'edificio di viale Duodo a Udine

Dopo 71 anni il sogno di Angelo Masieri finalmente si compie: la palazzina progettata a Udine dall’enfant prodige dell’architettura friulana, morto prematuramente all’età di appena 31 anni, è rinata grazie all’investimento di Inter-Rail che l’ha scelta come sua nuova sede. Dopo quattro anni di progettazione e lavori, all’edificio di viale Duodo sono state ridate le linee e lo scopo con cui fu concepito. “È un intervento esemplare, perché pur con un profondo rinnovamento, anche tecnologico, ha saputo rispettare e anzi riscoprire l’architettura d’autore di Masieri”, commenta l’architetto Piero Valle, che ne ha curato la rigenerazione. Quando la società logistica friulana Inter-Rail, vista la crescita sostenuta, ha avuto necessità di dotarsi di un nuovo quartier generale, ha mantenuto la scelta sulla città di Udine, in quanto baricentrica tra le zone industriali servite e i confini nazionali attraverso i quali sviluppa i propri traffici. “Erano state fatte quattro ipotesi d’acquisto – continua Valle - ma la scelta è caduta sulla palazzina Masieri per la sua qualità architettonica, nonostante uno spazio disponibile superiore alle necessità dell’azienda”. Inter-Rail, società controllata con quote uguali da Fantoni e da Abs del gruppo Danieli, ha così voluto ridare a Udine un gioiello dell’architettura del ’900.

L'edificio

Al piano terra, in passato suddiviso tra tre attività commerciali, è stato ripristinato un openspace, mentre nel piano interrato una sala riunioni e l’archivio. Al piano superiore c’è ancora l’appartamento dello stesso Masieri, su cui la proprietà sta valutando la destinazione. “Non solo abbiamo rispettato le soluzioni degli Anni ’50, ma abbiamo recuperato l’idea originale dell’architetto attraverso uno studio attendo delle carte progettuali di Masieri reinterpretandole con materiali contemporanei”, continua Valle, il cui padre Gino (di cui ricorrono quest’anno i 100 anni dalla nascita e i 20 anni dalla scomparsa) si trovava sulla stessa auto in cui morì Masieri a causa di un incidente nei boschi della Pennsylvania. Senza snaturare le linee architettoniche, poi, è stato fatto un importante lavoro per il risparmio energetico: nuovi serramenti ad alta efficienza che ricalcano le linee di quelli originali, isolamenti interni e un impianto fotovoltaico nascosto sul tetto da 20 kW. L’investimento complessivo è stato di 1,2 milioni di euro. Tutte locali le ditte coinvolte: Minozzi di Povoletto per l’edilizia, Cadò di Udine per gli impianti termoidraulici, Cime di Buja per quelli elettrici, Seretti di San Giorgio di Nogaro per i serramenti e Fantoni di Osoppo per i mobili da ufficio. Inoltre, sono stati acquistati 14 parcheggi di servizio.

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