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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Centro / Via Giusto Muratti

Via Muratti, accoltellato a morte un uomo

Sul posto personale della Questura e della Scientifica. Si tratterebbe di omicidio

Il cadavere di un uomo di colore è stato trovato stamane in uno stabile di via Giusto Muratti a Udine, in pieno centro. Si tratta di omicidio, mediante accoltellamento.

20170423_115914-2La vittima è Kwasi Agyemang, nato in Ghana il 3 settembre 1983. Sul posto - in forze - il personale della Polizia di Stato, con gli uomini della scientifica che stanno analizzando la situazione, la Squadra Volante e il capo della Squadra Mobile, il vice questore aggiunto Massimiliano Ortolan, il pm di turno Luca Olivotto e il medico legale.

Morto in via Muratti a Udine

LE PRIME INFORMAZIONI: La macabra scoperta è avvenuta questa mattina. Erano circa le 7.30-7.40 quando un inquilino dell'abitazione, anche lui ghanese, poco dopo essersi svegliato, ha trovato il corpo senza vita del suo amico 34enne. Il cadavere era rivolto a terra, a ridosso del portone d'ingresso, con una profonda ferita da taglio all'altezza dell'addome. Il connazionale, allarmato, ha così chiamato la Polizia che ha sua volta ha chiesto l'intervento dei Vigili del fuoco per sfondare la porta e riuscire a penetrare nell'abitazione. L'arma utilizzata per il delitto é un coltello da cucina, trovata a pochi metri dal cadavere. Diverse le macchie di sangue rilevate dalla scientifica intorno alla stanza, alcune chiazze sono state rinvenute anche sulle scale in legno che portano alle camere da letto poste al piano superiore.

CHI ERA LA VITTIMA: Kwasi Agyemang (nella foto in basso) é arrivato da Sunyane (Ghana) in Italia per motivi umanitari nel 2011, con un permesso di soggiorno ottenuto nel 2012. Dopo il primo anno trascorso a Vicenza, successivamente si é trasferito a Udine dove ha iniziato a svolgere alcuni lavori come operaio generico. Da quando era arrivato nel capoluogo friulano, abitava nella palazzina di via Muratti. Kwasi era un ragazzo "bello, forte, riservato e in salute"-  così ce lo hanno descritto alcune vicine di casa-, e non risultava avere precedenti penali a suo carico. L'ispettore della Squadra Mobile, Massimiliano Ortolan, ha escluso inoltre che potesse sofrire di depressione. 

LE INDAGINI: La Polizia, che non ha escluso si possa trattare di omicidio-suicidio, sta ora provando a ricostruire la dinamica e a comporre il puzzle attraverso le interrogazioni che svolgerà durante tutto il pomeriggio di oggi. Il primo ad essere sentito sarà naturalmente l'inquilino di Kwasi, un dipendente della conceria Natco di Pozzuolo del Friuli. Ogni elemento può essere utile a risolvere il caso, reso più insidioso dall'assenza in zona dal sistema di videosorveglianza comunale. Molto probabilmente saranno comunque acquisite per sicurezza le registrazioni effettuate dalla vicina banca e dal non lontano supermercato Despar di via Muratti. «Da molti anni abitano lì degli africani  - ci ha riferito una vicina di casa - Sono sempre stati tranquilli. Mai una parola, un rumore».

IL SINDACO HONSELL: E' con sgomento che apprendiamo del tragico fatto accaduto oggi a Udine, e siamo fiduciosi che il colpevole possa essere assicurato quanto prima alla giustizia. Udine è una città che non conosce questo genere di violenza, che la rifiuta e la condanna fermamente. Siamo quindi costernati di quanto è successo e attendiamo le indagini delle forze dell'ordine che sono prontamente accorse sul posto, nelle quali riponiamo totale fiducia."

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