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Omicidio di Capodanno, Venanzi: "Non speculiamo sulla tragedia come fanno altri"

Il punto di vista del vice sindaco, dell'assessore alla sicurezza partecipata Toffano e del segretario provinciale dem Braidotti sul fatto di sangue di via dei Prati

“Non vogliamo speculare su questa tragedia, come altri stanno facendo in questo delicato momento. Intendo anzi ribadire che per garantire la sicurezza dei cittadini la nostra amministrazione non solo ha mantenuto gli strumenti messi in atto dalla precedente giunta, ma ha intensificato notevolmente gli sforzi per garantire un cambio di passo a lungo termine, ferme restando le competenze delle forze dell’ordine”. Così sostiene il vice sindaco Alessandro Venanzi, intervenendo sul grave fatto di sangue che questa mattina ha causato la morte del 31enne Ezechiele Gutierrez Mendoza.

Il lavoro fatto

Venanzi è convinto della bontà del lavoro fatto in tema di sicurezza. “Abbiamo chiesto e ottenuto di intensificare la presenza 24 ore su 24 dell’esercito in un luogo sensibile come la Cavarzerani. Abbiamo installato nuove telecamere, dotate di video-analisi, capaci di identificare nel rispetto della privacy alcuni aspetti specifici delle persone (come l’abbigliamento). Dal 15 dicembre sono attive le due pattuglie di vigilanza privata a presidio degli immobili di proprietà pubblica. Abbiamo chiesto e ottenuto di intensificare la presenza delle forze dell’ordine in città con le pattuglie miste di agenti in borghese, attive da ottobre. Per quello che riguarda la polizia locale sono stati raddoppiati i servizi”.  Chiude Venanzi: “Oltre a tutto questo nei prossimi mesi arriveranno, grazie ad appositi stanziamenti in bilancio, sette  nuovi agenti di Polizia locale a presidio dei quartieri. In pochi mesi abbiamo fatto tutto il possibile per rendere Udine ancora più sicura, ben comprendendo le esigenze, legittime, dei cittadini di mantenere sempre alta la qualità della vita della nostra città”.

Toffano

“Nel nostro ruolo di facilitatori siamo i primi in Regione ad aver elaborato un protocollo di sicurezza partecipata – spiega l’assessore alla sicurezza partecipata Rosi Toffano –. A breve il documento sarà attivo e siglato direttamente con il Ministero dell’Interno, per coinvolgere i cittadini e le organizzazioni nel processo di segnalazione degli eventi pericolosi. Siamo in dirittura d’arrivo anche per due protocolli, per garantire la segnalazione di potenziali situazioni pericolose da parte degli operatori del Sistema Sosta Mobilità e la presenza di guardie giurate sui mezzi pubblici di Arriva”.

"Dal centrodestra solo spot"

“Gli ultimi legittimati a parlare sulle condizioni della sicurezza a Udine sono Fontanini e il centrodestra. Abbiamo ancora davanti agli occhi quello che hanno lasciato accadere in Borgo Stazione, ci ricordiamo gli annunci spot sul campo di Monte Sei Busi e gli anni che ci son voluti prima di occuparsi del sottopasso di via Cernaia. Fontanini e i suoi, seguendo i cattivi maestri di Roma, hanno usato la sicurezza come arma di propaganda lasciando nella realtà una situazione disastrata e adesso osano pure accusare la nuova amministrazione. Invece delle chiacchiere servono personale, risorse e un lungo lavoro per ricostruire un clima di convivenza pacifica e di legalità diffusa”. Il segretario del Pd provinciale di Udine, Luca Braidotti, replica così alle valutazioni dell’ex sindaco Pietro Fontanini.
 

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