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Cronaca Centro / Via Pracchiuso, 16

Nuova sede per il Palazzo del Governo, si sposta nel borgo degli innamorati

Gli uffici della Prefettura sono stati trasferiti in borgo Pracchiuso, all’interno dell’ex Caserma Reginato. Verranno risparmiati 250 mila euro l'anno di soldi pubblici

Un luogo storico di Udine rinasce a nuova vita e apre le sue porte ai cittadini. Stiamo parlando della nuova sede della prefettura di Udine che si è trasferita in borgo Pracchiuso, all’interno dell’ex caserma Reginato che una volta era l’ospedale militare e, ancora prima, un convento.

L'immobile di pregio

L'investimento per ristrutturare il complesso, in stato di abbandono da parecchi anni, è costato 3 milioni e 600 ila euro per la parte destinata agli uffici. Un recupero di un immobile di pregio che ha permesso di concentrare al suo interno tutti gli uffici in regime di locazione passiva. In modo da consentire un risparmio di spesa pubblica pari a 163 mila euro annui, a cui si aggiungerà la riduzione dei costi di manutenzione e di gestione fino ad arrivare ad un totale di 250 mila euro. Un’importante operazione di rigenerazione urbana per l’intera città grazie ad una proficua collaborazione tra le diverse amministrazioni dello Stato, che in questi anni hanno condiviso competenze e strategie per il riuso e la valorizzazione di importanti edifici pubblici che sono stati riconvertiti e destinati a nuove funzioni più utili per la comunità.

Il prefetto

Il prefetto di Udine Massimo Marchesiello ha espresso vivo compiacimento per il conseguimento di un obiettivo atteso da lungo tempo. Ora la prefettura è dotata di spazi più funzionali e di una sede adeguata all’importanza e al prestigio del territorio provinciale di Udine. Ha, inoltre, manifestato l’intenzione di aprire lo storico sito alla cittadinanza, così restituendo al borgo Pracchiuso un pezzo della sua storia per troppi anni rimasto intercluso alla pubblica fruizione”. Infatti, già in occasione delle celebrazioni del prossimo 2 giugno, verrà aperto straordinariamente al pubblico il chiostro dell’antico convento, costruito nella seconda metà del ’600 e successivamente adibito a caserma.

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In tale occasione si potrà anche assistere ad un convegno che rievocherà l’importante storia del complesso architettonico lunga quasi quattro secoli. Per la Festa della Repubblica, ci sarà anche il tradizionale concerto al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, che – dopo ben due anni di sospensione dovuta all’emergenza pandemica – in serata chiuderà i festeggiamenti.

La storia del complesso

Il complesso architettonico fu costruito nella seconda metà del ‘600 per ospitare le terziarie servite chiamate anche monache della Vergine dei Sette Dolori. Quando l'ordine fu soppresso all'inizio del XIX secolo durante l'occupazione francese, il convento fu requisito e adibito a caserma. Intorno al 1828, sotto l'occupazione austriaca, divenne ospedale militare, sebbene il primo riconoscimento ufficiale come nosocomio risalga solo al 1915, anno in cui fu denominato Ospedale militare principale di via Pracchiuso. Rimase punto di riferimento per gli altri nosocomi della provincia durante i conflitti mondiali e continua a svolgere attività sanitaria anche nel secondo dopoguerra. All'indomani del terremoto del Friuli del 6 maggio del 1976 fu scelto come sede del centro operativo per il soccorso delle zone terremotate, sotto il coordinamento dei comandi militari, della stessa prefettura e dell'ospedale civile di Udine. L'attività dell'ospedale militare cessò nel 2006. Gli anni seguenti videro l'avvicendarsi di diversi comandi militari, fino al definitivo trasferimento dell'intero complesso al Demanio civile.

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