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Lunedì, 29 Aprile 2024
Dai carabineiri / Cividale del Friuli

Ipotesi rapina come movente dell'accoltellamento di Cividale

È stato sentito dagli investigatori il 31enne ferito all'addome che ha raccontato la sua versione dei fatti

La richiesta di restituzione di un caricatore portatile lasciato nel bagno del parco dal 30enne di origine marocchina avrebbe scatenato le ire dell'uomo di 51 anni che lo ha poi colpito con un coltello. Secondo le ricostruzioni delle forze dell'ordine questo sarebbe il movente del tentato omicidio accaduto poco dopo le 14 di domenica 18 giugno, al parco Italia di Cividale. Dal letto di ospedale il giovane avrebbe raccontato di aver lasciato la "power bank" attaccata alla corrente nel bagno del parco affinché si ricaricasse. Poco dopo si era reso conto che questo caricatore era sparito. Così, visto che il 51enne, era appena stato in bagno, il giovane, residente a Udine, ne ha richiesto la restituzione. A quelle parole il cividalese avrebbe dato in escandescenze e lo avrebbe colpito con un coltello. Dalle indagini sono emersi anche altri dettagli: il giovane di origine marocchina è stato trovato in possesso di un piccolo quantitativo di marijuana. E a chiamare il 112 era stato proprio l'aggressore pochi minuti dopo quando era già arrivato a casa. All'operatore aveva detto di aver combinato un casino. Quando i carabinieri sono arrivati nella sua abitazione lo hanno trovato completamente ubriaco.

La decisione del gip

Questa è la versione che ieri,mercoledì 21 giugno, è stata valutata al gip del tribunale di Udine, all’udienza di convalida  del fermo. L’indagato ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il giudice per le indagini preliminari ha applicato nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere per il pericolo di reiterazione del reato e il livello di aggressività manifestato.

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