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il lutto / San Pietro al Natisone

"Alpinista, pastore ed educatore illuminato": addio a don Mario Qualizza

Morto all'età di 86 anni, don Mario Qualizza è ricordato dalla Società alpina friulana

Mercoledì 22 febbraio è morto monsignor Mario Qualizza, all'età di 86 anni: fu parroco a Malborghetto, Pontebba, Dogna e infine San Pietro al Natisone, dove viveva.

Nato nel 1936 a Cravero, nel comune di San Leonardo, Mario Qualizza fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1962 dall’allora Arcivescovo monsignor Zaffonato. Subito dopo l’ordinazione ricevette l’incarico di Cooperatore nella Parrocchia udinese di San Quirino. Nel 1968 gli venne affiancato l’incarico di assistente diocesano dei Giovani dell’Azione Cattolica. Nel 1971, inoltre, ricevette il prestigioso incarico di vicerettore del Seminario di Castellerio. Nel 1974 l’Arcivescovo Alfredo Battisti affidò a don Mario Qualizza il suo primo ministero di parroco: gli fu assegnata la comunità di Malborghetto, Parrocchia che don Qualizza resse fino a quando, nel 1985, divenne parroco di Pontebba. A quest’ultimo incarico, venne affiancata – dal 1989 – anche la cura della comunità di Dogna. Fu Vicario foraneo di Moggio Udinese dal 1993. Nel 1998 monsignor Battisti destinò don Mario Qualizza a un nuovo servizio pastorale: divenne parroco, infatti, di San Pietro al Natisone, rientrando così nella sua terra d’origine, la Benecia. Fino al 2015 mons. Qualizza resse la comunità sampietrina, rivestendo anche l’incarico di Vicario Foraneo di San Pietro al Natisone. Contestualmente, fu parroco di anche delle comunità di Antro, Brischis ed Erbezzo, lungo la vallata del fiume Natisone. Finché la salute glielo consentì, monsignor Qualizza collaborò con i parroci di San Pietro al Natisone: negli ultimi tempi si era ritirato in quiescenza nella locale casa di riposo. Dal 1998 monsignor Qualizza era canonico del Capitolo dell’Insigne collegiata di Cividale.

Il saluto della Società alpina friulana

"Mario Qualizza non usava mai la parola conquista riferita alla montagna. Né diceva “sfida”. Per lui la ricerca di nuove cime, di nuove vie era semplicemente una “misura”. La misura di un limite, che va spostato sempre più in là per una sete, una fame, un sogno di conoscenza. Che è conoscenza dei luoghi, ma soprattutto conoscenza di sé. Don Mario viveva in una casa con grandi finestre a Merso di Sopra, nelle Valli del Natisone. Guardava le montagne, dove aveva cominciato ad arrampicare senza maestri con una corda di canapa rubata andando a fare fieno. Il suo passo non era più quello delle imprese alpinistiche in quattro continenti, però lo sguardo era lo stesso: quello del ragazzino che un giorno in seminario sentì raccontare la storia di Italia K2 e decise che le preghiere sarebbero state più belle (smisurate, direbbe De Andrè) se avessero potuto avvicinarsi il più possibile al cielo". 

mario qualizza

Con queste parole, tratte dall'incipit dell'intervista pubblicata su "In Alto" nel 2018, la Società Alpina Friulana saluta monsignor Mario Qualizza, scomparso a 86 anni, che è stato protagonista della storia dell'alpinismo in Friuli Venezia Giulia e oltre, pastore ed educatore illuminato, maestro per generazioni di ragazze e ragazzi. Tanti sono i ricordi e le esperienze che ci legano a lui, e vogliamo ricordarlo con queste due immagini: nel 1974 in Hindu Kush, una foto colta da Sergio De Infanti in un momento di riposo al campo, prima dell'attacco a Cima Friuli, 7100 metri di quota nel massiccio del Saraghrar in Pakistan, battezzata dalla spedizione del centenario della SAF che la salì per la prima volta. Don Mario fu uno di coloro che arrivarono in vetta. Rievocò la spedizione nell'intervista del 2018 sul volume che stringe tra le mani nella seconda foto, scattata davanti alla casa nelle sue amate Valli. Vale la pena andarsela a rileggere (trovate il pdf della rivista sul sito alpinafriulana.it). "Arrivare in luoghi dove nessuno arriva" dice alla fine don Mario, "complica moltissimo le cose. Ma le rende ancora più vere, più intense. Faccio questa esperienza e poi acquisto spazio. Mi espando. Divento più grande. Non in senso fisico".  E poi? "Si passa alla salita successiva, naturalmente".
Grazie, don Mario
".

I funerali si svolgeranno sabato 25 febbraio alle 10, nella chiesa di San Pietro al Natisone, seguirà inumazione nel cimitero di Cravero. 

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