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Cronaca Centro / Via Francesco Crispi

Un'area verde e un monumento ai poliziotti della strage di Natale "vittime del dovere"

L'opera di Roberto Milan è stata svelata stamani nell'arco della cerimonia commemorativa dedicata alle tre vittime della strage del 1998. A loro intitolata anche un'area verde

"Ad Adriano Ruttar, Paolo Cragnolino e Giuseppe Giudo Zanier, vittime del dovere".

Così sul cartello che indica la nuova area verde di Via Crispi dedicata ai tre poliziotti deceduti a causa di un ordigno quella maledetta notte del 23 dicembre di vent'anni fa. Stamani la cerimonia inaugurale dell'area alla presenza delle autorità edel Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Franco Gabrielli.

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Il monumento

Un momento toccante durante il quale è stata svelata anche l'opera dell'artista friulano Roberto Milan che rappresenta nelle intenzioni dell’autore la violenza che recide le tre vite, unite dallo stesso destino, ma, nello stesso tempo simboleggia, con dei diversi colori, il sacrificio e la speranza in un futuro di pace.

Alla cerimonia,  presenti il Sindaco ed il Prefetto di Udine, oltre alle autorità civili, militari e religiose che puntualmente da vent’anni si stringono attorno ai familiari delle vittime.

L'assessore Barbara Zilli

"La partecipazione di tante persone alle cerimonie che si sono tenute oggi dimostra quanto vivo nella comunità udinese, e non solo, sia il ricordo di questi tre servitori dello Stato che vent'anni fa vennero uccisi in un vile e tragico attentato. Accompagnato al ricordo però, persiste un inaccettabile senso di ingiustizia per l'impunità goduta in tutto questo tempo dai mandanti e dagli esecutori di quella strage".

Lo ha detto oggi a Udine l'assessore regionale alle Finanze del Friuli Venezia Giulia, Barbara Zilli, intervenendo nel corso della cerimonia di intitolazione dell'area verde di via Crispi. 

Sottolineando come la memoria dei tre agenti coinvolga l'intera collettività regionale, l'assessore ha ringraziato l'impegno quotidiano delle forze dell'ordine in quanto "declinato al nostro futuro, poiché va anche a vantaggio delle nuove generazioni, che sui valori ispirati al rispetto della legge costruiranno la loro vita". 

L'assessore ha richiamato l'importanza del senso del dovere che ogni cittadino deve sentire nei confronti dell'idea di Stato "che, con lo scoprimento di questo monumento, assume simbolicamente un'impronta non solo formale, ma sostanziale nella vita di ognuno di noi". 

Il Presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin

 "A vent'anni di distanza ricordare ha un significato amaro perchè non sono stati ancora trovati gli autori della strage. Questo dà un senso di smarrimento. Ma la vicinanza della cittadinanza ai familiari degli agenti che persero la vita e alla Polizia di Stato testimonia che in questa città e in Friuli Venezia Giulia i valori del rispetto, dell'onestà, della convivenza civile sono ancora molto forti e presenti. L'auspicio che rinnoviamo è che si possa dare una spiegazione a quella tragedia e un nome ai colpevoli: lo dobbiamo ai familiari e al senso civile di una città come Udine che è Medaglia d'Oro alla Resistenza ed ha in sè forti i valori della democrazia. Quell'attentato rappresenta una ferita alla democrazia: trovare una risposta significa restituire a questi tre eroi silenziosi, ai loro familiari e alla città un senso di giustizia fondamentale, senza il quale si rischia che venga meno quella convivenza civile necessaria per poter progredire". 


 

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