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Da Udine a Cavazzo: verranno trasferiti 14 minori stranieri non accompagnati

La decisione del Comune di Udine che ha stretto un accordo con la cooperativa Oltre i Confini 2.0. In tutto saranno messi a disposizione 76 mila euro fino a dicembre

Verranno trasferiti 14 minori stranieri non accompagnati che si trovano in due strutture cittadine. Sette sono ospitati alla Casa dell’immacolata nel quartiere San Domenico, altri sette presso la coop Hanna House in piazzale Cella. Il Comune di Udine ha affidato, infatti, affidato il servizio di prima accoglienza per 19 minori stranieri non accompagnati alla comunità Cooperativa Oltre i Confini 2.0, che ha aperto una struttura a Cavazzo Carnico. La struttura di Cavazzo avrà quindi ancora a disposizione 5 posti da garantire all’amministrazione per gli eventuali nuovi arrivi di minori stranieri non accompagnati.

L’assessore del Comune di Udine all’Equità sociale, Stefano Gasparin: “I flussi migratori non sono mai stati così elevati a livello nazionale e anche città come Udine ne pagano le conseguenze. Noi come Amministrazione stiamo lavorando ogni giorno per garantire ai minori che arrivano sul nostro territorio un luogo dignitoso dove vivere. Non possiamo però pensare che Udine si faccia carico da sola di tutti questi nuovi arrivi, per questo motivo stiamo lavorando per identificare strutture anche al di fuori del territorio comunale, come quella di Cavazzo dove sposteremo immediatamente 14 minori in prima accoglienza ora collocati a Udine”.

La situazione

C’è sovraffollamento alla Fondazione Casa dell’Immacolata. I posti a disposizione sono 72 ma al momento sono ospitati 87 ragazzi. 15 in più rispetto ad una situazione regolare. La prima accoglienza è il servizio che garantisce agli MSNA che vengono rintracciati per la prima volta sul territorio una struttura d’accoglienza, prima che vengano assegnati definitivamente alle strutture residenziali dove saranno ospitati fino al raggiungimento della maggiore età. Il servizio comprende la custodia del minore, il pernottamento, l’erogazione dei pasti, la fornitura di vestiario, il controllo sanitario e l’avvio ai corsi di alfabetizzazione e alle attività di socializzazione e integrazione.

Incontro

Per domani, mercoledì 22 novembre, è stato convocato in prefettura un comitato per l'ordine e la sicurezza per individuare per individuare una forma di collaborazione interistituzionale anche con la partecipazione delle cooperative che gestiscono l'assistenza. “Intendiamo continuare a lavorare insieme ai cittadini perché i centri di accoglienza non creino alcun tipo di disagio alla popolazione”, interviene l’assessore del Comune di Udine all’Equità sociale, Stefano Gasparin. “In questo senso credo ci sia bisogno di un grande cambiamento nella gestione dell’accoglienza a livello nazionale. In Italia ci sono circa 20mila minori non accompagnati, se venissero distribuiti correttamente sul territorio ogni Comune ne dovrebbe accogliere soltanto 2 o 3. Un sistema simile garantirebbe una gestione molto più facile dei centri senza sovraffollamento, evitando le grandi strutture che possono essere fonte di problemi. Come Amministrazione noi continueremo nella direzione dell’ascolto dei cittadini cercando la collaborazione delle cooperative e dei Comuni del territorio per far fronte a questa emergenza arrivi, sperando che prima o poi dal Governo arrivino strumenti più adatti per garantire dignità agli ospiti e sicurezza ai cittadini”.

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