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Cronaca

«La chiusura delle scuole sia breve: il diritto allo studio e al benessere sono fondamentali»

Una lettera dall'associazione M.E.C. Media Educazione Comunità di Udine per chiedere attenzione nei confronti di bambini e ragazzi

Il diritto allo studio nelle prossime settimane viene nuovamente messo in discussione e pesantemente limitato per migliaia di studenti, anche nella nostra regione.

L'Associazione M.E.C. Media Educazione Comunità e il MOVI FVG Movimento di volontariato, federazione regionale hanno così redatto una lettera.

Pur comprendendo che è molto difficile in una situazione di emergenza assumere decisioni e salvaguardare i diritti e gli interessi di tutti, l’articolo 3 della costituzione ci ricorda che “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana".
Per i bambini e i ragazzi l’istruzione e la socializzazione sono elementi fondamentali dello sviluppo. Quindi chiediamo che questa chiusura sia il più breve possibile. Le scuole sono fondamentali per il benessere e lo sviluppo dei bambini e dei ragazzi ma sono anche ambienti sicuri, perché hanno adottato tutti i protocolli previsti e perché gli alunni sono stati esemplari nel rispettarli. Non si hanno notizie di proteste né di problemi di disciplina causati dalle regole Covid. Molti studi e ricerche dimostrano che i contagi avvengono fuori dalle aule scolastiche, pertanto le scuole sono tra gli ambienti più controllati e sicuri. In questi mesi abbiamo raccolto la sofferenza di moltissimi studenti, privati della scuola, del rapporto diretto coi compagni e con gli insegnanti. Ma anche la sofferenza di molti genitori. Chiudere le scuole ha conseguenze molto gravi: sappiamo di adolescenti caduti in depressione, diventati apatici, che hanno smesso di essere interessati allo studio. Chiudere la scuola, per molti significa isolamento, e quindi sofferenza, che ha pesanti conseguenze specialmente per i più fragili come possono testimoniare gli operatori dei servizi per minori che da mesi affrontano con preoccupazione l’esplosione del disagio di bambini e ragazzi. Questa nuova chiusura rappresenta un colpo durissimo in particolare per gli adolescenti delle secondarie di secondo grado, che erano tornati a scuola da poche settimane. Sappiamo che il diritto all’istruzione e al benessere dei bambini e dei ragazzi è un obiettivo condiviso di tutti: dei genitori, degli insegnanti, dei dirigenti, dei decisori politici. Quindi ci auguriamo che questa chiusura sia breve; ci auguriamo che venga utilizzata anche in Friuli Venezia Giulia la possibilità data alle regioni di chiudere solo in quei territori dove i numeri lo impongono e di lasciare le scuole aperte nelle altre aree. Ci auguriamo che per molti bambini e ragazzi, il ritorno a scuola avvenga prima possibile.

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