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Legge sul "fine vita": il Friuli Venezia Giulia raggiunge la soglia delle 5mila firme

Raggiunta la quota necessaria per portare la proposta di legge sul "suicidio assistiti" in consiglio regionale

Il Friuli Venezia Giulia ha raggiunto la soglia delle firme necessarie per la proposta di legge regionale sul “suicidio assistito”. Sono infatti oltre 5.000 i cittadini e le cittadine del Friuli Venezia Giulia che a oggi hanno sottoscritto "Liberi Subito", la proposta di legge elaborata dall’Associazione Luca Coscioni per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. Il tema del fine vita ha recentemente acceso il dibattito in regione a seguito della storia di “Anna”, (nome di fantasia), una donna triestina di 55 anni, affetta da sclerosi multipla, che ha deciso di intraprendere delle azioni legali contro l’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI) che  si era rifiutata di procedere alle verifiche previste dalla “sentenza Cappato” della Corte Costituzionale.

In Friuli Venezia Giulia

“Sono vent’anni che in Friuli Venezia Giulia non viene presentata una proposta di legge di iniziativa popolare, auspichiamo pertanto che il Consiglio regionale possa accogliere la proposta, e che la Giunta Regionale e il presidente Fedriga seguano l’esempio della Giunta regionale del Veneto nel prestare attenzione, sensibilità e ascolto per le migliaia di cittadini e cittadine che hanno firmato e si sono mobilitati per la libertà di autodeterminazione, ma soprattutto per le urgenze delle persone malate. Voglio ringraziare le Cellule Coscioni Locali (Trieste - Udine - Pordenone - Gorizia) Gabriele Isola, Maria Dilda, Tiziana Mataritonna, Andrea Pelizza, le decine di volontari/e che nel loro tempo libero si dedicano con sacrificio a questa campagna e le numerosissime persone e realtà che ci sostengono”, ha dichiarato Raffaella Barbieri, coordinatrice della campagna Liberi Subito in Friuli Venezia Giulia. 

"Esprimiamo la nostra gratitudine alle oltre 5.000 persone che hanno già sottoscritto la proposta di legge regionale "Liberi subito", commentano FIlomena Gallo e Marco Cappato, Segretaria e Tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni. "Grazie alla loro azione, il Consiglio regionale avrà l'occasione di discutere e decidere su come garantire i diritti costituzionali dei pazienti del Friuli Venezia Giulia in materia di fine vita, in particolare per impedire che qualcuno debba subire indefinitamente, come una tortura, una sofferenza insopportabile contro la propria volontà. L’obiettivo è evitare che altre persone nelle condizioni di Anna siano costrette e procedere per vie legali  per vedersi riconosciute un diritto già sancito dalla Corte Costituzionale. In Friuli Venezia Giulia continuiamo la raccolta per raccogliere le firme di sicurezza e proseguire con il coinvolgimento trasversale di forze politiche e sociali". Oltre al Friuli Venezia Giulia, anche Abruzzo, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto hanno raggiunto la soglia di firme necessarie per il deposito. 


 

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