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Duemila chilometri in due giorni per l'asta del Fantacalcio, il viaggio di Ivan

Ivan Medici è un 36enne di Polla, in provincia di Salerno: da dieci anni vive a Udine e ha deciso di raggiungere gli amici per la serata dell'asta del popolare gioco che segue il campionato di Serie A, facendo mille chilometri in treno per arrivare

Se c'è qualcosa che unisce davvero la maggior parte degli italiani è la passione per il calcio. Un vecchio modo di dire cita infatti "In Italia tutti allenatori" tanto che, per metterlo in pratica, è nato ormai trent'anni fa il gioco del Fantacalcio. Migliaia di persone in tutta Italia che creano la propria squadra con i giocatori del campionato di Serie A e ne seguono il destino, pagelle alla mano, domenica dopo domenica, tra arrabbiature ed esultanze. Tra questi anche il 36enne Ivan Medici, campano d'origine ma ormai residente a Udine da 10 anni. Uno fra i tanti che ogni settimana fa il tifo per i suoi giocatori, con la peculiarità che, per poter mettere insieme la sua squadra, ha deciso di prendersi un giorno di permesso e raggiungere i suoi amici di sempre, viaggiando per 1000 chilometri fino a Polla, in provincia di Salerno. Questa mattina è salito su un treno e, partendo dalla stazione di Udine, ha letteralmente attraversato l'Italia. "Non sapevo se sarei riuscito a scendere per l'asta, poi ho parlato con il mio capo e all'ultimo ho deciso di prendere il treno per raggiungere gli altri", ci racconta Ivan. Lui non crede di aver fatto nulla di eccezionale, ma la sua è una piccola storia di passione e di amicizia, che merita di essere raccontata anche solo per strappare un sorriso in chi, come lui, ama questo gioco. 

"Ho cominciato con il Fantacalcio a 11 anni, giocando con gli amici del paese. È sempre stata nostra abitudine ritrovarci per l'asta dei giocatori anche da adulti, usandola come scusa. Siamo venti, ognuno con la propria vita". E così i venti "allenatori" ogni anno si ritrovano, passano una serata insieme, mangiando, raccontandosi la propria quotidianità e giocando. "Di solito l'asta combaciava con le ferie di agosto, quindi ero già a Polla. Quest'anno, invece, abbiamo deciso di aspettare la fine del calciomercato e la data è stata fissata in ritardo rispetto al solito: l'idea di fare una videochiamata, però, non mi piaceva. Sarei stato solo io a distanza e non sarebbe stato pratico e veloce, così sono partito". E poi, Ivan è il vincitore dello scorso campionato, è l'uomo da battere. Ma è anche quello che dovrà pagare la pizza a tutti, come da tradizione. "Abbiamo sempre fatto che chi vinceva poi offriva qualcosa attingendo dal montepremi: io ho vinto 950 euro e 100 sono già andati in pizze!". E stasera, tra un morso e l'altro, andrà in scena la tanto attesa asta. "Noi ne faremo due da 10 al termine delle quali congiungeremo le 20 squadre, esattamente quante quelle della Serie A. A che giocatore punto? Vedremo, ma cercherò di prendere Samardžić". In fondo Udine è ormai la sua città di adozione e sarebbe bello omaggiarla con il suo giocatore più quotato. "A Udine sto benissimo, non posso proprio negarlo. E mi dispiace saltare Friuli Doc, per me è un appuntamento irrinunciabile.. ma quest'anno è andata così, magari il prossimo anno faremo l'asta tra gli stand!". Intanto domani saranno altri mille chilometri per tornare in Friuli, in attesa di scoprire chi vincerà qust'anno. 
 

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