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Due anni per rilanciare Udine: inizia il lavoro del manager del commercio

Comincia ufficialmente l'incarico di Guido Caufin, scelto da una commissione tecnica (Comune di Udine, Camera di Commercio e Uniud) per rilanciare la città secondo il progetto "Io compro a Udine", finanziato dalla Regione con 450mila euro

Udine è una città dalle grandi potenzialità, spesso e volentieri percepite tali più da fuori che da dentro. In questo, c'è da dirlo, noi friulani siamo bravissimi: faticare a riconoscere i nostri meriti oggettivi e lamentarci per problemi che tali non sono. Da questo punto, quello delle potenzialità, vuole iniziare il suo incarico Guido Caufin, indicato come nuovo manager del distretto del commercio dopo una selezione tra una decina di persone candidate, selezionato da una commissione composta da Raffaele Di Lena, dirigente del Servizio edilizia privata e urbanistica del Comune di Udine, con il ruolo di presidente, e poi Maria Chiarvesio, docente di Marketing e international management presso l’Università degli studi di Udine e Maria Lucia Pilutti, segretaria generale della Camera di commercio Pordenone-Udine. L'idea di una figura che, per due anni, prenda in mano la situazione del commercio udinese per un rilancio generale della città è nata lo scorso novembre e ora, dopo qualche mese per definire i dettagli e soprattutto la persone, il progetto è pronto a partire. Caufin dovrà coordinare gli interventi di marketing, animazione e infrastrutturazione urbana e le risorse destinare alle imprese attraverso alcuni strumenti identificati da un bando scritto dalla precedente amministrazione e che sarà rivisto con nuovi dettagli. "Ho trascorso metà della mia vita a occuparmi del commercio e so che la sfida che ci aspetta non sarà semplice, anche perché il comparto è in continuo cambiamento. Ma una città come Udine ha, rispetto a città simili del Nord Italia, una situazione meno drammatica: partirò dal fatto che la città non è solo di chi ci vive e studia, ma anche di chi ci lavora e chi ci viene per turismo", ha dichiarato durante la sua presentazione Caufin.

Chi è

Guido Caufin, 54 anni, friulano, si occuperà nei prossimi due anni di valorizzare la città dal punto di vista turistico commerciale, rafforzando la capacità competitiva dell’offerta. Caufin, laureato in Scienze statistiche ed Economiche, si occupa da più di 25 anni di retail. Nella sua carriera ha messo a punto nuovi modelli di business e progetti per brand internazionali. Attualmente come senior partner della società di consulenza ISG ha lanciato e consolidato alcuni nuovi modelli di business nel mondo del retail, destinati agli investimenti dei fondi dei private equity. Nel 2004 ha fondato Sfera Retail Srl, società di consulenza strategica e di sviluppo di reti dirette e in franchising, di cui è stato amministratore delegato, lanciando e consolidando marchi come Old Wild West, Cantina Mariachi, Nuna Lie, Caleido’s, Office Gallery. "Punteremo a rivitalizzare il centro cercando di limitare gli spazi sfitti e a dare nuove opportunità ai quartieri: gli strumenti a disposizione nel bando ci sono”, ha dichiarato Caufin. "Ho studiato statistica e la prima cosa che farò sarà analizzare i dati a mia disposizione per capire cosa non funziona e cosa sì, partendo dalle ragioni degli sfitti, magari anche con un'interlocuzione con i proprietari degli immobili".

Cosa farà

“La commissione ha scelto il profilo con maggiore esperienza nel settore: Guido Caufin ha un curriculum di elevato spessore. Ci aspettano due anni di grandi sfide e lavoreremo da subito su alcuni temi specifici”, ha spiegato il vicesindaco Alessandro Venanzi. “Penso all’attrattività del centro storico ma anche la rivitalizzazione dei quartieri in particolare per i negozi di prossimità. Un servizio fondamentale di cui i nostri borghi necessitano. Riguardo agli strumenti avremo la possibilità di intervenire sull’arredo urbano, sulle iniziative di marketing territoriale, sugli eventi. Non dimentichiamoci che anche la ristorazione è fulcro attrattivo e perciò sarà necessario anche in questo caso investire su Udine capitale della scienza e cultura del cibo, come spesso ricorda il sindaco Alberto Felice De Toni”. Secondo quanto previsto dal progetto regionale quindi il manager dovrà puntare alla rigenerazione del commercio cittadino, accrescendone la competitività e l’attrattività come luogo di richiamo, cercando quindi di riguadagnare le quote di domanda commerciale perdute negli ultimi anni, sia attraendo flussi di visitatori da fuori che trattenendo i consumi dei residenti. Come annunciato saranno tre le macro-aree di intervento previste nei progetti presentati dal distretto: la valorizzazione turistico – commerciale, il rafforzamento della capacità competitiva dell’offerta e il miglioramento del contesto urbano e riqualificazione degli spazi pubblici. Focus particolari saranno quello degli studenti in città e del potenziamento dei quartieri. "Dobbiamo pensare che il potenziale della città è percepito maggiormente al di fuori di Udine e da chi non è udinese", ha commentato Caufin.

Ztl e zona pedonale

Glielo abbiamo chiesto subito, cosa ne pensa, visto che sono i temi del momento: la zona a traffico limitato e l'area pedonale allargata sono dei punti chiave di questa nuova visione di rilancio della città? "Io sono assolutamente a favore", ha dichiarato. "Più si cammina, più si sta in un posto, più si consuma. È un concetto quasi scientifico e funziona per tutte le città: facendo funzionare bene le zone a traffico limitato e le aree pedonali, si consuma di più e si inquina di meno", ha chiosato con serenità Caufin. 

Il bando

Il bando del Comune di Udine è stato pubblicato a fine novembre: dopo la raccolta delle candidature la commissione, nominata dai partner del progetto (Camera di Commercio, Confcommercio e Confesercenti, Confartigianato e CNA, Coldiretti, Università di Udine e Ditedi) ha ristretto la rosa dei partecipanti e compiuto la sua scelta. Caufin lavorerà per due anni (e per un compenso di 100mila euro lordi) secondo la legge Sviluppoimpresa del 2021, che prevede una serie di iniziative volte al rilancio del commercio nei vari distretti.  Secondo la legge, sono ammissibili, oltre a quelle di progettazione, alcune spese di investimento come la realizzazione di infrastrutture (banda larga, rinnovo dell’ambiente e dell’arredo urbano, creazione di zone pedonali, riqualificazione di aree destinate a sagre, fiere e mercati, forestazione urbana, mobilità sostenibile, attività di marketing del distretto del commercio, compresa l’animazione urbana, spese per il sostegno agli investimenti in soluzioni tecnologiche innovative effettuati dalle imprese. Il Comune ha ottenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia un finanziamento pari a 450mila euro.
 

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