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Cronaca

Da sette anni raccoglie le liste della spesa: un udinese spopola su Instagram

Il 31enne Giulio Castoro ha collezionato finora migliaia di liste della spesa raccolte in diverse città italiane: su Instagram è seguito da migliaia di follower

Nino Quincampoix è il ragazzo di cui si innamora la Amelie del famoso film. La sua passione è collezionare fototessere mal riuscite che sono state gettate via dagli stessi soggetti fotografati. Per lui questo è un modo per entrare nelle loro vite, delicatamente ma con profondo rispetto.

A suo modo, anche l'udinese Giulio Castoro ha trovato la via per entrare nelle vite delle persone senza essere invadente, prendendosene cura: da circa sette anni raccoglie le liste della spesa che la gente perde o getta a terra, collezionandole e fotografandole per inserirle nella sua pagina Insatgram insta_della_spesa.

Giulio, che ha 31 anni, ha cominciato ad appassionarsi per caso alle liste della spesa, un giorno che in cassa al supermercato ha sbirciato il foglio di una signora con scritto "vermut", un prodotto inusuale e a suo modo romantico. «La collezione di liste della spesa è nata quasi per caso nel supermercato vicino a casa mia, a San Gottardo a Udine. Ho iniziato a raccogliere e collezionare le liste della spesa che trovavo abbandonate nei carrelli del supermercato ma  guardandomi bene in giro ho scoperto che non si trovano solo lì, ma ovunque. Sembra assurdo, ma il rito di scrivere la lista delle spesa non è cambiato, nonostante l'avvento di smartphone e della tecnologia».

Ora Giulio non vive più a Udine, città da cui è partito quasi 10 anni fa per motivi di studio, trasferendosi prima a Venezia, poi a Torino, Roma e ora Milano, dove lavora per la televisione. La sua collezione comprende liste da tutte queste città.

«All'inizio ero attratto da questi fogli stropicciati con le liste ma non capivo bene il perché, poi man mano che la collezione è aumentata ho capito che mi affascinavano perché era un modo gentile di spiare le persone e le loro abitudini». Le liste raccolte fino ad oggi sono centinaia, due scatoloni pieni. Ma sulla pagina Instagram finiscono anche quelle inviate dai followers, che arrivano con una media di 3/4 al giorno. E il bello è che per ogni post ci sono commenti che ipotizzano la vita delle persone che le hanno compilate.

Ci sono liste con i disegni, liste con i consigli e le raccomandazioni per chi va a fare la spesa, liste con accostamenti bizzarri, liste incomprensibili e liste con errori, un'infinità di errori.

«La parola che più spesso viene scritta nel modo sbagliato è yogurt. A seguire arrivano würstel e brioche». Per Castoro, inoltre, una lista della spesa racconta molto di chi la compila: priorità, abitudini e stile di vita. E la vostra, com'è?

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