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Cronaca

Caos al Pronto Soccorso, circa 24 ore prima di essere ricoverato

La lunga attesa vissuta da un anziano invalido affetto da broncopolmonite. Il racconto della figlia: «Nella sala d'attesa i pazienti fingevano di svenire pur di essere visitati. Abbiamo vissuto momenti di vera isteria collettiva»

"Fingevano di svenire pur di farsi visitare"

«Abbiamo vissuto una situazione paradossale che non si può non denunciare - ci spiega sconfortata una delle due figlie di Giorgio - . Ne ho parlato a lungo anche con una dottoressa e anche lei mi ha riferito che è giusto che la nostra vicenda sia raccontata. Io capisco che ci siano dei lavori in corso d'opera al Pronto Soccorso, ma gli spazi rimasti e il servizio sono decisamente stretti e inadeguati. Comprendo, ovviamente, le emergenze, io stessa immaginavo un'attesa potenziale di 4-5 ore, ma un giorno è troppo, ha costretto due famiglie a fare dei salti mortali, mettendo la salute di mio padre a rischio. Vi giuro che in sala d'attesa, quel lunedì mattina, le persone fingevano di svenire pur di essere visitate. Abbiamo vissuto momenti di vera isteria collettivaIo e mia sorella ci siamo sentite impotenti e con le mani legate. Un trattamento che non imputo a nessuno in particolar modo, anzi, so perfettamente che il personale, che ringrazio, ha fatto e sta facendo il possibile per mio padre, ma è evidente che c'è qualcosa che non stia andando nel verso giusto. Forse è colpa dei tagli- ipotizza la donna concludendo - , ma chi ne va di mezzo sono sempre le persone deboli e i medici e gli infermieri che sono costretti ad allargare le braccia». 

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