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Medici in fuga dalle scuole di specializzazione, i dati Fvg sono i peggiori d'Italia

Quasi il 40% dei contratti statali banditi negli ultimi due concorsi di specializzazione non sono stati assegnati o sono stati abbandonati. Al secondo posto Abruzzo e Sardegna con il 27%

Scuole di specialità medica in crisi. Secondo una ricerca di Anaao Assomed e Settore Anaao Giovani le specialità “ospedaliere e pubbliche” che sono state protagoniste nella lotta pandemica, prima tra tutte la medicina d’emergenza urgenza, stanno subendo una contrazione che metterà in crisi già il precario equilibrio della sanità in Italia. I dati peggiori sono quelli relativi al Friuli Venezia Giulia dove quasi il 30 per cento dei contratti statali banditi negli ultimi due concorsi di specializzazione (2021 e 2022) non sono stati assegnati. In più, si attesta al 7 per cento l’abbandono dei contratti assegnati. Per “contratti non assegnati” si intende un contratto che in sede concorsuale non è stato assegnato a nessun medico perché nessuno l’ha scelto. Per contratti abbandonati si intende un contratto che è stato assegnato ma il medico assegnatario ha riprovato il concorso l’anno successivo e ha cambiato specializzazione tramite una nuova assegnazione.

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Dalla tabella con la suddivisione dell’entità dei contratti non assegnati e/o abbandonati suddivisa per regioni italiane risulta che l’entità totale dei contratti dispersi è compresa tra l’11 per cento in Sicilia e il 36 per cento in Friuli Venezia Giulia con una mediana del 20 per cento.

Per specialità

A livello nazionale, i dati dell’entità dei contratti non assegnati e abbandonati suddivisa per specializzazione sono significativi oltre che allarmanti. È interessante constatare che tutte le branche che sono state le più sollecitate durante la pandemia presentano la maggiore entità di contratti non assegnati e abbandonati: la medicina d’emergenza-urgenza avrà 1144 specialisti in meno rispetto ai 1884 contratti stanziati (60,7%), Microbiologia 191 in meno rispetto a 244 (78,3%), Patologia Clinica e Biochimica Clinica 389 in meno rispetto a 554 (70,2%). Di contro, vi è la totale fruizione di contratti di specializzazione afferenti alla Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, Oftalmologia, Malattie dell’Apparato Cardiovascolare.

Le dichiarazioni

Questo il commento del segretario nazionale Anaao Assomed Pierino Di Silverio: “Il segnale giunge chiaro e forte, corroborato dai numeri: la medicina sta diventando un affare selettivo, in cui le specialità più colpite e sotto pressione durante la pandemia da Covid-19, le specialità gravate da maggiori oneri e minori onori sono in caduta libera, non hanno più appeal. Non è un problema di medici, ma di medici specialisti ed è un problema che avrà ripercussioni inevitabili sul futuro di un sistema di cure sempre più in crisi. L’assenza di programmazione e l’assenza di investimenti sul professionista produce effetti devastanti rischiando di desertificate alcune branche ed essere in deficit in altre”. SecondoDi Silverio è necessario avere: “Retribuzioni adeguate, depenalizzare l’atto medico, aumentare le assunzioni ed eliminare il tetto di spesa al personale che agisce ancora oggi come una tagliola su regioni e aziende foraggiando il lavoro a cottimo. Occorre integrare e dare ruolo agli specializzandi, vera forza propulsiva di un sistema vecchio e stanco”.

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