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Il nascente comitato "Udine Sicura": "Le ronde non ci interessano per ora, ma non le escludiamo"

Gli obiettivi sono stati espressi dal portavoce pro tempore del gruppo WhatsApp "Chiediamo sicurezza". A breve diventerà un comitato "in cui inclusione e cooperazione saranno le parole chiave"

Non si aspettavano un'adesione così ampia i promotori del gruppo WhatsApp attivato un paio di settimane fa per chiedere maggiore sicurezza nella città di Udine. E ora vogliono aprire anche una pagina Facebook e un profilo Instagram, per allargare ancora di più il parterre delle persone interessate. Tutte a supporto del nascente comitato "Udine Sicura". "Quando eravamo una sessantina di iscritti, già avere 500 partecipanti ci sembrava un'utopia. Adesso superiamo i mille e puntiamo ad aumentare il numero ancora di più. Confidiamo di arrivare almeno a duemila persone nel gruppo" afferma Roberto Snaidero, portavoce pro tempore dell'iniziativa. Un numero così elevato di partecipanti richiede uno sforzo di gestione e di ascolto sia per prendere in considerazione le proposte valide sia per frenare chi non condivide e non sostiene la visione e lo spirito dei promotori. E magari si lancia in invettive poco costruttive o fuori tema. "Questo gruppo è nato per sostenere le istituzioni dando il nostro contributo nei limiti consentiti - continua Snaidero -. Il risultato raggiunto conferma quanto ampio sia il desiderio tra la popolazione di riappropriarsi della sicurezza sia reale che percepita. In una città che è sempre stata esempio di civismo e operosità. Ben vengano le risposte ottenute e tradotte in azioni, come le pattuglie interforze e l'arrivo di dieci agenti di polizia alla questura di Udine". "Non abbiamo colore politico, né siamo mossi da intenti populisti o razzisti - ha sottolineato Federico Malignani, un altro membro del coordinamento provvisorio -. L'obiettivo per cui è nata la chat è il sostegno alle istituzioni a partire dalla prefettura, questura e l'Amministrazione comunale. Criterio che è stato anche alla base della moderazione dei post. Ed è con questo stesso spirito che si traduce ora la nascita del comitato "Udine Sicura" che vuole dare, in maniera ancora più tangibile, il proprio contributo". 

Obiettivi

"C'è una differenza tra sicurezza reale e percepita. E se è vero che Udine non versa in particolari situazioni di degrado, è anche vero che i suoi cittadini percepiscono un forte peggioramento della sicurezza in città sia in centro storico sia in altri quartieri - continua Malignani -. Le forze dell'ordine sono sottodimensionate e fanno quello che possono. Ma noi non ci vogliamo rassegnare e vogliamo dare il nostro contributo. La sicurezza, infatti, è un bene di tutti e tutti devono contribuire alla sua difesa e valorizzazione". Verrà creato un comitato di scopo il cui unico interesse, e quello dei suoi componenti, sarà di ridare alla città di Udine un clima di sicurezza reale e percepita. "Il nostro unico scopo è quello di metterci a disposizione dell’istituzioni che ringrazio per la proattiva attenzione che ci hanno dedicato - dice Snaidero -.  Lo possiamo fare raccogliendo le segnalazioni di rischio, le proposte in tema di sicurezza degli stessi cittadini. Mettendo anche a disposizione sistemi di videosorveglianza al fine di creare un coordinamento unico e dove è possibile fare interagire ancora meglio forme di vigilanza privata già in essere in città".

In futuro

"Una volta costituito il comitato, i promotori hanno pensato a un consiglio di gestione molto inclusivo che possa rappresentare il più alto numero di realtà possibili. Tutti i sottoscrittori potranno dare loro importante contributo nel segnalare situazioni di disagio per porre soluzioni per migliorare la sicurezza in città. Non ci vogliamo sostituire alle forze dell'ordine, anzi ribadiamo che è necessario chiamare il 112 nel caso ci si trovasse di fronte a episodi di delinquenza o presunti tali". L'idea è poi quella di "organizzare una prima riunione con tutti i sottoscrittori al fine di realizzare un confronto diretto sulle tematiche. Un confronto diretto di idee sulle tematiche inerenti allo scopo del comitato". E per finire: "Siamo consapevoli che la sicurezza non sia solo monitoraggio. È nostra intenzione collaborare con l’assessore Rosi Toffano al fine di poter proporre trovare soluzioni a 360 gradi che possano portare un miglioramento della qualità di vita di tutti gli udinesi: "Sul piatto anche l'ipotesi di un protocollo che si ispiri al "Controllo di vicinato" che è uno strumento di prevenzione della criminalità, che presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona e la collaborazione di questi ultimi con le forze di polizia statali e locali. I promotori hanno concluso: "Non abbiamo mai parlato di ronde o simili, è assolutamente prematuro, non è quello che ci interessa ora. Ma non escludiamo nulla".

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